Anche il 2016 è iniziato con l'instancabile propaganda del Governo sui mirabolanti risultati delle riforme e sul fatto che la ripresa è in atto: il paese, finalmente rimesso in carreggiata, non riesce a decollare solo per l'ottuso pessimismo dei soliti "gufi". Sarebbe quindi solo la mancanza di ottimismo a non farci apprezzare il calo della disoccupazione, l'aumento degli stipendi (ben € 80 l'anno), l'abbassamento delle tasse, ecc. Per non parlare, ad esempio, degli interventi sulla scuola che ha visto 100.000 assunzioni (meglio chiamarle stabilizzazioni!) e un'inversione di tendenza rispetto a nuove risorse per il settore.