Riportiamo di seguito l'articolo di C. Figaia, pubblicato su Il Tirreno - Ed. Massa Carrara del 20 Febbraio 2016.
MASSA. La rivincita dei supplenti passa dal tribunale di Massa. Dove il giudice del lavoro Augusto Lama accoglie i ricorsi di oltre cinquanta fra insegnanti e personale Ata (leggi: bidelli, collaboratori amministrativi) e condanna il Miur, cioè il Ministero dell’Istruzione, ad assumere in modo stabile i supplenti – cosa che, tuttavia, è già avvenuta grazie alle graduatorie ad esaurimento in cui i lavoratori erano inseriti – a pagare loro un risarcimento per il danno subito pari a un anno di mensilità; a riconoscere gli scatti di anzianità maturati dai ricorrenti negli anni di precariato. E anche a pagare le spese processuali, che sono 1.500 euro per ciascun ricorso.