“La polemica lanciata contro il metodo didattico del professor Dario Danti non soltanto è strumentale e nega i valori morali e civili dell’antifascismo e della Resistenza, ma tenta anche di limitare la libertà d’insegnamento sancita dalla Costituzione e, infine, si rivela di assoluta rozzezza dal punto di vista didattico ed etico”.


    La Camera del Lavoro di Pisa e la Flc Cgil di Pisa esprimono la loro solidarietà al professor Dario Danti e stigmatizzano con forza gli attacchi subiti sui media. Il 25 aprile è il giorno della Liberazione dal nazifascismo, perciò è la data fondante della nostra democrazia basata sui valori universali dell’antifascismo e della Resistenza.
    Il canto popolare Bella Ciao è l’inno della Resistenza più famoso e, da oltre 70 anni, l’ascolto di canzoni o inni di lotte di liberazione è diventata una pratica di insegnamento diffusa in un ambito disciplinare come la storia. Come ade esempio far sentire la Marsigliese spiegando la Rivoluzione francese o le canzoni popolari durante la Guerra d’indipendenza americana dalla Gran Bretagna.
    Per questi motivi, la polemica lanciata contro il metodo didattico del professor Dario Danti non soltanto è strumentale e nega i valori morali e civili dell’antifascismo e della Resistenza, ma tenta anche di limitare la libertà d’insegnamento sancita dalla Costituzione e, infine, si rivela di assoluta rozzezza dal punto di vista didattico ed etico.
    La Camera del Lavoro di Pisa e la Flc Cgil di Pisa non possono perciò tollerare questo negazionismo storico e l’attacco alla fondamentale funzione di docenza che si esercita in piena libertà e con spirito critico.
    Mauro Fuso, segretario generale Cgil Pisa
    Pasquale Cuomo, segretario generale Flc Cgil Pisa

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