La spesa pubblica pro-capite nel Sud è pari a 13.394 euro, nel Centro-Nord è pari a 17.065 euro. Conte dovrebbe ricordarlo ai governatori leghisti
Riportiamo di seguito, un articolo di Andrea Del Monaco pubblicato su Huffington post il 30/7:
https://www.huffingtonpost.it/entry/suddivisione-della-spesa-pubblica-un-po-di-chiarezza-sui-dati-regionali_it_5d400b28e4b01d8c9780fa93
Riportiamo di seguito l'accurato articolo di Michele Colucci e Stefano Gallo pubblicato su Il Mulino - Rivista di cultura e politica fondata nel 1951
Se ogni regione trattenesse il 90% del gettito, allo stato mancherebbero 190 miliardi
Riportiamo un interessante articolo di Andrea Del Monaco sulle devastanti conseguenze della riforma auspicata dalla Lega, pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 17 luglio
E' falso che lo stato spenda più per i meridionali che per i settentrionali: l'interessante ed esaustivo articolo (nell'allegato di seguito) di Andrea Del Monaco pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 29/7 mostra come l'intera spesa pubblica pro-capite sia al sud inferiore di 4mila euro e come le tabelle del Ministro Stefani propongano una lettura parziale, che mistifica la realtà dei fatti.
“La polemica lanciata contro il metodo didattico del professor Dario Danti non soltanto è strumentale e nega i valori morali e civili dell’antifascismo e della Resistenza, ma tenta anche di limitare la libertà d’insegnamento sancita dalla Costituzione e, infine, si rivela di assoluta rozzezza dal punto di vista didattico ed etico”.
La Camera del Lavoro di Pisa e la Flc Cgil di Pisa esprimono la loro solidarietà al professor Dario Danti e stigmatizzano con forza gli attacchi subiti sui media. Il 25 aprile è il giorno della Liberazione dal nazifascismo, perciò è la data fondante della nostra democrazia basata sui valori universali dell’antifascismo e della Resistenza.
Il canto popolare Bella Ciao è l’inno della Resistenza più famoso e, da oltre 70 anni, l’ascolto di canzoni o inni di lotte di liberazione è diventata una pratica di insegnamento diffusa in un ambito disciplinare come la storia. Come ade esempio far sentire la Marsigliese spiegando la Rivoluzione francese o le canzoni popolari durante la Guerra d’indipendenza americana dalla Gran Bretagna.
Per questi motivi, la polemica lanciata contro il metodo didattico del professor Dario Danti non soltanto è strumentale e nega i valori morali e civili dell’antifascismo e della Resistenza, ma tenta anche di limitare la libertà d’insegnamento sancita dalla Costituzione e, infine, si rivela di assoluta rozzezza dal punto di vista didattico ed etico.
La Camera del Lavoro di Pisa e la Flc Cgil di Pisa non possono perciò tollerare questo negazionismo storico e l’attacco alla fondamentale funzione di docenza che si esercita in piena libertà e con spirito critico.
Mauro Fuso, segretario generale Cgil Pisa
Pasquale Cuomo, segretario generale Flc Cgil Pisa