La scuola ai tempi del COVID-19: la didattica a distanza deve essere uno strumento straordinario per una situazione straordinaria, nel rispetto della libertà d’insegnamento
Comunicato stampa FLC CGIL GROSSETO | La scuola sta vivendo, come tutto il nostro Paese, un momento di particolare difficoltà, l’emergenza del Covid-19 ci impone di trovare nuovi modelli di rapporti sociali, lavorativi e anche scolastici. Le scuole sono chiude dal 5 marzo, o meglio, i ragazzi non vanno più a scuola, ma il personale ATA lavora in smart working e garantisce il contingente minimo in ufficio; gli insegnanti in queste settimane hanno lavorato duro sperimentando nuove forme di comunicazione e didattica a distanza, con la volontà di mantenere un rapporto con i ragazzi e per non farli rimanere troppo indietro con il programma. E’ stata questa, una reazione assolutamente volontaria, piena di senso etico e responsabilità verso il proprio lavoro. Ma gli insegnati sanno bene quanto una didattica mediata, in cui viene meno il rapporto diretto, non può essere efficacie e paragonabile a quella in presenza, nel processo educativo infatti, questo rapporto è fondamentale. E’ in quest’ottica che le sigle sindacali riunite hanno chiesto alla Ministra Azzolina di ritirare la nota del 17 marzo contenente le indicazioni operative per le attività di didattica, perché si tratta di questioni importanti sull’organizzazione del lavoro e sull’assetto della scuola che devono essere assolutamente oggetto di contrattazione sindacale.
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