Il documento conclusivo della Giornata di riflessione sul sistema universitario toscano (16 gennaio 2014)
La crisi attuale, che trova le sue origini nei meccanismi della produzione capitalistica e nei crescenti processi di concentrazione della ricchezza verso i profitti e le rendite a scapito dei salari, in un quadro di finanziarizzazione dell’economia, vede aggredite molte delle storiche conquiste del lavoro. Cresce la diseguaglianza sociale e, con essa, l’ingiustizia a discapito delle condizioni di vita delle classi subalterne. Crescono così il precariato, lo sfruttamento, l’emarginazione: interi strati sociali sono privi di rappresentanza e la stessa organizzazione sindacale stenta a svolgere il proprio ruolo di tutela dei più deboli. Anche nei campi dell’istruzione, della formazione e della ricerca i continui tagli di spesa stanno determinando la fine della funzione pubblica di questi essenziali diritti-servizi di inclusione e di emancipazione sociale, che sempre più divengono privati e privatizzabili, cioè ad esclusivo vantaggio delle classi più elevate, per esercitare il loro rinnovato dominio sull’intera società.