104 SCUOLE SENZA PRESIDE, 50 SENZA SEGRETARIO, 2.706 CATTEDRE VACANTI.
Rapezzi (FLC CGIL Toscana): Molteplici criticità a minare l'avvio delle lezioni, serve una regia di una fase complessa.
Qui di seguito i link ai principali articoli apparsi sull'argomento; in coda il comunicato stampa.
Posti di lavoro persi, strutture chiuse, passaggi di contratto: sulla drammatica situazione delle scuole non statali in Toscana la FLC CGIL ha convocato una conferenza stampa il 29 luglio (vedi il video). Qui di seguito i link ai principali articoli apparsi sull'argomento; in coda il seguente comunicato stampa.
 Rassegna stampa - La Repubblica, Corriere Fiorentino, La Nazione | [ ] |
Orario di lavoro, formazione, stipendio, carriera, nuove figure professionali, reclutamento e valutazione: perché,come e cosa cambiare?
9 settembre 2014 - Ore 15.30 - c/o ISIS “Leonardo Da Vinci” - Via del Terzolle 91, Firenze
| Locandina iniziativa | [ ] |
| Cantiere scuola | [ ] |
| Salari e diritti della scuola italiana nella crisi | [ ] |
Con la comunicazione allegata, a cui vi rimandiamo per ulteriori dettagli, la FLC Toscana invita i dirigenti scolastici e il personale dei CTP toscani a confrontarsi, alla presenza anche di Gigi Caramia del Centro Nazionale FLC CGIL, sulle complesse conseguenze dell'assegnazione alla nostra regione di 8 CPIA che assorbiranno, da settembre, i CTP delle 8 province coinvolte (carenza di Dirigenti Scolastici e di DSGA, necessità di costituire segreterie e organici ATA dal niente e con la penuria che esiste, costituzione di organici docenti adeguati, problemi logistici, attuazione ordinamenti).
Alleghiamo inoltre una mail dell'UNCEM Toscana (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) sulla questione e sulle preoccupanti ricadute nei comuni di Firenzuola e Marradi
| Lettera su Ist. Comprensivi Firenzuola e Marradi - UNCEM Toscana | [ ] |
L'arrivo dei migranti sulle nostre coste, si verifica ormai a ritmi sostenuti dagli anni '90, e ha dato vita a sentimenti che vanno dalla solidarietà dell'accoglienza, all'indifferenza, alla paura del diverso, al razzismo, alla segregazione e alla marginalizzazione di queste persone.
Mai che ci sia stato un governo che abbia mostrato volontà di intervenire in maniera organica per accogliere i migranti in fuga dalla repressione, dalla guerra, dalla povertà, e creare le condizioni perché il loro transito nel nostro Paese per raggiungere economie europee più ricche non fosse solo una schedatura di polizia, e un percorso pieno di ostacoli burocratici ed economici che spesso rendono queste persone clandestine, relegandole ai margini della società, li predispongono ad essere "merce" interessante per il crimine nostrano. Così come nessun intervento significativo è stato fatto per rendere possibile il riconoscimento di diritti che permettesse loro di non essere ricattabili in cambio di un lavoro, o di un alloggio.
