COMUNICATO STAMPA FLC CGIL MASSA CARRARA
30-01-2025 - Il Sindaco Persiani, nell’incontro pubblico per la chiusura della primaria Romagnano e della media Parini ci ha lasciati basiti per l’arroganza e la superficialità con cui ha affrontato, senza assumersi la minima responsabilità, la questione del futuro dell’immobile che è il cuore dell’IC Massa 6.
Intanto non ha minimamente spiegato, ai genitori che gliene chiedevano conto, le ragioni per le quali le verifiche sulla stabilità di quella scuola sono state assegnate solo il 29 settembre dello scorso anno, pur esistendo dal 2020 atti che segnalavano la necessità di interventi sulle sue strutture portanti.
Dopo una intera legislatura e mezzo, si è limitato a rispondere che per fare le verifiche occorre trovare le risorse e che nel frattempo ne ha fatte su altre scuole.
Gli chiediamo quindi pubblicamente quante e quali sono le altre scuole di Massa in cui queste verifiche sono ancora da fare, visto che il Sindaco non ha ritenuto fin qui prioritario programmare indagini dalle quali può dipendere la chiusura immediata di una scuola, come è accaduto in questo caso.
Su quella di Romagnano gli chiediamo poi come abbia potuto maturare, in soli due giorni, la convinzione che l’unica strada possibile sia quella di abbatterla e ricostruirla, cercando un po’ qua e un po’ là le risorse necessarie, come si è genericamente impegnato a fare.
Al segretario della CGIL Del Vecchio che gli segnalava la concreta possibilità di ottenere finanziamenti regionali per opere d’urgenza su edifici inagibili fino a 700000 euro, ha infatti risposto che serviranno milioni, per rifarla per intero. Ma se è vero, come lo stesso Sindaco ha riferito, che gli uffici comunali hanno ricevuto in questi giorni solo l’anticipazione di una parte delle verifiche commissionate, come è possibile che si sappia già che l’unica possibilità tecnica di riaprire la scuola di Romagnano sia quella?
Noi, come Persiani, non siamo ingegneri, ma ci sembra evidente che occorreranno approfondimenti importanti per capire se la si potrà mettere in sicurezza oppure no. E la fretta di Persiani ci è sembrata francamente un po’ sospetta, vista la considerazione recentemente dimostrata dalla sua Amministrazione per l’importanza di Massa 6 per la sua comunità di riferimento.
Quando poi la Dirigente scolastica gli ha chiesto di assicurare nel più breve tempo possibile il trasloco di tutti i materiali, per consentire alla scuola di continuare ad assicurare il livello di didattica che è in grado di garantire, il Sindaco ha avuto il coraggio di rispondere che con 4 operai comunali e un solo camion cercherà di fare quello che può. Un Sindaco, quando deve affrontare interventi di somma urgenza, ha la possibilità di avvalersi dell’aiuto di tutte le ditte che gli occorrono: e noi pensiamo che il diritto all’istruzione dei bambini che attualmente sono, come ha detto lui, in “vacanza forzata”, è una urgenza che dovrebbe prendere un po’ più sul serio.
Ma i momenti più incredibili dell’oretta che Persiani si è degnato di dedicare ad una sala del Consiglio gremita all’inverosimile sono stati altri due: quello in cui ha fondamentalmente accusato un bambino di disonestà intellettuale per la sua difficoltà ad accettare come sincera una risposta del primo cittadino e quello in cui ha voluto bacchettare una docente, che aveva commosso tutti descrivendo la relazione profonda tra la comunità scolastica, quella di Romagnano e l’edificio che si è dovuto abbandonare, ricordandole che non stava parlando a un suo studente.
Romagnano, il personale della scuola e soprattutto i molti bambini presenti hanno chiesto a Persiani poche cose: di riconoscere le sue responsabilità, di assicurare il trasporto gratuito da piazza Albania ai due plessi di Mirteto e di Alteta di chi ne ha necessità, di provvedere quanto prima al trasloco e di impegnarsi a riaprire la loro scuola in tempi umani.
Il Sindaco ha risposto che dovrebbe essere ringraziato per avere chiuso tempestivamente la scuola, che bontà sua terrà conto delle esigenze di trasporto, che metterà a disposizione un camion e quattro operai per il trasloco e che, sostanzialmente, dovremmo dimenticarci per un bel po’ di anni la scuola di Romagnano, visto che il governo Meloni fino al termine del PNRR ha bloccato i finanziamenti del piano triennale per l’edilizia scolastica e i fondi PNRR sono già tutti destinati ad altro.
Sappia che Romagnano non ha intenzione di rinunciare alla sua scuola se non a babbo morto. Si impegni piuttosto a far valutare ai suoi uffici se e come si possa intervenire per renderla di nuovo agibile, almeno in parte. E nel frattempo, ascolti davvero i bisogni di quella comunità, che si è stretta intorno alla sua scuola in modo commovente, dimostrando di avere l’affetto, la forza e la determinazione necessari per mantenerla viva ed attiva e garantirle il futuro che merita.
Isa Zanzanaini
Segretaria Generale FLC CGIL Massa Carrara