Alla cerimonia di inaugurazione della Talercio era possibile respirare che cosa sia davvero una comunità educante. Il nostro contratto nazionale usa queste parole per spiegare la particolarissima natura del lavoro nella scuola. Ieri erano palpabili l’orgoglio, l’affetto, lo spirito di coesione, la concretezza e la determinazione che hanno consentito a quella comunità di uscire brillantemente da una situazione difficile, trasformandola in una occasione di crescita per i bambini che la frequentano, ma anche per gli adulti che ne sono parte ed intorno a loro dell’intera comunità cittadina.
I bambini si sono presi il centro della scena e hanno dimostrato di essere un’orchestra di tutto rispetto, secondo la consolidata tradizione di Taliercio, ma hanno anche saputo spiegare in prima persona ai visitatori tutte le loro attività quotidiane parlando fluentemente in spagnolo e in inglese e illustrando i bei laboratori di scienze e di informatica, la sala debate, l’aula di musica. I genitori hanno voluto addobbare l’esterno e impreziosirlo con una bella frase della Dirigente sul fatto che in una scuola siamo tutte tessere di un unico mosaico. Tutto il personale docente e non docente ha reso vivi e particolarmente accoglienti tutti gli ambienti, esponendo i lavori dei bambini su ogni parete. I docenti di musica si sono alternati nella direzione dell’orchestra.
Ma è altrettanto importante cosa è successo prima. Le lavoratrici, i lavoratori, la Dirigente e le famiglie hanno saputo rappresentare in ogni fase i bisogni della scuola in modo efficace. L’amministrazione, che in una prima fase ha certamente sottovalutato la complessità dell’operazione, ha saputo prenderne atto, confrontarsi con tutti e costruire in tempi record un ambiente scolastico impeccabile, come pochi ce ne sono in Provincia.
Un’operazione partita male di cui la Sindaca può davvero considerarsi orgogliosa, per il rapporto di fiducia che ha saputo instaurare con tutta la comunità scolastica e per l’efficienza dimostrata dai tecnici comunali.
Manca oramai, ma lo sapevamo, solo lo spazio per l’educazione motoria, che secondo i piani dell’amministrazione verrà realizzato all’interno dello Stadio dei Pini. Quando anche quest’ultima tessera del mosaico andrà a buon fine, tutta la comunità carrarese potrà aspettare la nuova Taliercio con la consapevolezza che nell’attuale c’è una Taliercio migliore di quella che ha lasciato villa Ceci.
FLC CGIL Massa Carrara