I dirigenti scolastici della Toscana, riuniti nell’assemblea unitaria convocata da ANP CIDA, CISL SCUOLA, FLC CGIL, SNALS CONFSAL, UIL SCUOLA, svoltasi presso la sede della Cisl di Firenze il 13 novembre 2014, preso atto delle comunicazioni delle OO.SS. in merito al taglio del Fondo Unico Nazionale e della conseguente riduzione delle retribuzioni dei dirigenti, convergono sulla richiesta unitaria dei sindacati del 20 ottobre 2014. In particolare:
1) respingono la logica della penalizzazione, anche in forma retroattiva, della dirigenza scolastica, sulla quale gravano carichi di lavoro crescenti; ritengono che lo stipendio del dirigente scolastico, su cui convergono enormi responsabilità, debba essere salvaguardato almeno nelle forme e nelle dimensioni fissate al momento del congelamento della contrattazione nel settore pubblico.
2) rilevano la contraddizione rispetto alla proclamata volontà di valorizzare la Scuola, contenuta nel recente documento governativo denominato LA BUONA SCUOLA
3) convergono sulla dichiarazione dello stato di agitazione ed impegnano le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali a mettere in campo iniziative di lotta adeguate alla gravità dei problemi, indicando la necessità di promuovere una manifestazione nazionale, e, in aggiunta, una serie di manifestazioni regionali, indicando, per la Toscana, l’opportunità di svolgere manifestazioni e presidi, anche reiterati, presso la sede dell’USR e delle Prefetture, organizzate nelle stesse date.
Accanto alla manifestazione, l’assemblea dei DS indica la necessità di promuovere forme di lotta non convenzionali, ma capaci di dare più visibilità presso l’opinione pubblica delle problematiche della dirigenza scolastica, incaricata di gestire l’autonomia funzionale della Scuola, costituzionalmente sancita, senza la disponibilità delle risorse necessarie.
I dirigenti richiedono a breve un confronto, il più possibile unitario, che affronti i problemi della perequazione interna e del ruolo della dirigenza unica rafforzando le forme di pressione, per definire azioni coerenti e significative su problematiche fattuali che possono essere in tal modo portate avanti.
Per questo motivo e per quanto emerso nella discussione i dirigenti riuniti propongono, nella fase della contrattazione regionale, di inserire una clausola di salvaguardia che rimandi alla riapertura del contratto in seguito alle conseguenze della sentenza TAR, qualora favorevole alle istanze dei dirigenti.
L’assemblea, infine, invita le Organizzazioni Sindacali ANP CIDA, CISL SCUOLA, FLC CGIL, SNALS CONFSAL, UIL SCUOLA, rappresentative della categoria e firmatarie dei contratti di lavoro, a mantenere e sviluppare l’unità politica e di azione che ha portato alla convocazione delle assemblee regionali in corso in tutta Italia, dando loro mandato di avviare nel contempo il contenzioso dinnanzi al TAR per impugnare l’illegittimità della determinazione del FUN.
17 novembre 2014