Sono centinaia i docenti toscani costretti a spostarsi in altre regioni: sono gli effetti prodotti dalla riforma della "buona scuola" sull'assegnazione delle cattedre. Motivo: il malfunzionamento dell'algoritmo che disciplina i trasferimenti per le scuole primarie e medie (decine i casi di errore segnalati alla Cgil in Toscana). In pratica, docenti con punteggi alti, che avevano messo come prima scelta una città, si sono visti assegnare sedi lontane rispetto ad altri con punteggi più bassi, ai quali invece è stata assegnata proprio quella città anche se era stata impostata come scelta secondaria. In caso di errore, per i docenti si spalancano le porte della conciliazione o della procedura di urgenza davanti al giudice del lavoro. E con la pubblicazione dei trasferimenti dei professori delle scuole superiori, prevista per il 13 agosto, la situazione potrebbe diventare ancora più esplosiva.
La Flc Cgil Toscana ha inviato una formale diffida all'Usr Toscana a procedere alla correzione degli errori bloccando la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici (la cosiddetta “chiamata diretta”). Contestualmente, Flc Cgil Toscana ha scritto a tutti i dirigenti delle scuole toscane, infatti nel contesto sopra esposto la procedura della chiamata diretta risulta falsata e quindi può essere impugnata in tribunale