Il graduale superamento dell’utilizzo del contante e una maggiore diffusione della moneta elettronica è un obiettivo, a parole, abbastanza condiviso, nei fatti lo è molto meno. E' noto che esiste un limite di legge, 1000 euro, nell'utilizzo del contante per fare acquisti e pagare servizi. Un obbligo largamente violato.
Il maggior numero di violazioni accertate si sono verificate in Lombardia seguita dal Veneto, e dalla Toscana. Tre regioni, forse non a caso, fortemente interessate anche all'esportazione illegale di capitali all'estero. Inutile dire che molteplici potrebbero essere i vantaggi per i soggetti coinvolti, gli operatori economici ne guadagnerebbero in sicurezza, i consumatori avrebbero un più facile approccio agli acquisti, ed infine l’Amministrazione avrebbe la possibilità di tracciare tutti i movimenti, con evidente beneficio nel contrasto dell’evasione fiscale.
Per questo CGIL Nazionale, CGIL Toscana, FISAC Cgil Nazionale e Toscana, FLC Cgil Toscana, Firenze e Siena, i Dipartimenti di Scienze Politiche e Sociali, Scienze Giuridiche, e Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università degli Studi di Firenze, il Dipartimento Studi Aziendali e giuridici e il Dipartimento di Economia Politica e Statistica dell'Università degli studi di Siena hanno promosso concorsi di idee su “La diffusione della moneta elettronica nella società italiana contemporanea: le implicazioni economiche e sociali”.
Bando Università di Firenze
Bando Università di Siena
Un servizio del Telegiornale di RAI 3 Toscana sull'argomento è visibile a questo link (a 10' 55'')