Erano 23 gli Atenei presenti alla manifestazione dei lettori e CEL di fronte al MIUR (sono disponibili un video e molte foto).
Una manifestazione di grandissima importanza a livello nazionale (per il quale rimandiamo al comunicato dal sito FLC-CGIL nazionale) ma in particolare per la nostra regione, che ha fornito un importante contributo.
La Toscana era presente con un pullman; altre compagne e compagni avevano raggiunto la capitale con il treno: i segretari generali FLC di Pisa e Firenze, il segretario regionale, numerosi delegati da tutte le province e da tutti i comparti, tecnici amministrativi delle università toscane oltre - ovviamente - a una nutritissima schiera di lettori, molti dei quali hanno portato con sé anche i figli. Una bella partecipazione anche trasversale!
Durante il presidio una delegazione FLC-CGIL è stata ricevuta nel Ministero dal Capo e Vice Capo di Gabinetto della Ministra Carrozza, e dal Responsabile dell’Istruttoria interna. La delegazione FLC era composta dal Seg. Gen. Mimmo Pantaleo, dal responsabile lettori in Segreteria Joelle Casa, su nostra richiesta per la Toscana il Segr. Gen. FLC Toscana Alessandro Rapezzi e rappresentanti lettori di vari Atenei tra cui Cassino, Lecce/Salento, Catania, Bari, Cagliari...
In sintesi, nel lungo colloquio la delegazione FLC CGIL ha ricordato la nostra richiesta per l’apertura della procedura di infrazione in Europa contro l’Italia per le continue discriminazioni contro la nostra categoria e ha chiesto ai rappresentanti della Ministra una soluzione normativa a livello nazionale:
- che preveda un trattamento stipendiale omogeneo in tutti gli Atenei, anche per poter mettere fine ai ricorsi legali che si moltiplicano su tutto il territorio nazionale;
- per poter risolvere i problemi previdenziali con uno stipendio previsto dal contratto nazionale tutto fondamentale (è quindi calcolabile per TFR e tutta la pensione, risolvendo così il problema del Trattamento integrativo previsto ora per la contrattazione di Ateneo);
- che definisce lo stato giuridico dei lettori/CEL come insegnanti universitari di lingua, anche per poter affrontare i seri problemi di formazione linguistica nel nostro paese.
Per discutere insieme di una possibile ed equa soluzione, la delegazione CGIL ha fatto la richiesta dell’apertura di un Tavolo tecnico col MIUR.
Nel suo intervento, il Segretario Generale della FLC Toscana Alessandro Rapezzi ha sottolineato la situazione di sofferenza a Siena con l’illecita disdetta unilaterale del contratto di Ateneo da parte di un’Amministrazione che non rispetta le sentenze e costringe i colleghi ad andare avanti a forza di ingiunzioni dei giudici, sprecando soldi pubblici, mentre prende forma il rischio reale dell’esternalizzazione dell’insegnamento linguistico. Rapezzi ha poi sollevato il problema del mancato calcolo previdenzialedel Trattamento integrativo dei lettori a Firenze e dei CEL assunti a Siena dalla metà degli anni ‘90 (oltre a Bologna, Verona ed altri Atenei).
I rappresentanti del MIUR erano ben informati e preparati sulla questione Lettori/CEL. Hanno detto che l’apertura di un Tavolo tecnico sarebbe stato un passo indietro a parere loro perchè sono già ad un punto abbastanza avanzato nella valutazione di una possibile soluzione alla nostra vertenza. Hanno già iniziato un monitoraggio della situazione in tutti gli Atenei per poter avere un’idea delle risorse necessarie per effettuare l’omogeneizzazione del trattamento stipendiale e previdenziale a livello nazionale in tutti gli Atenei anche sulla base della Legge 63/2004 (senza distinzioni tra lettori e CEL). Una preoccupazione del MIUR riguarda la questione del pregresso (arretrati per mancata retribuzione): infatti, se si stabilisce che da ora in avanti il trattamento economico deve essere quello del Ricercatore confermato a tempo definito allora sarebbero ben prevedibili dei ricorsi patrimoniali per arretrati negli Atenei che non hanno finora applicato quel parametro.
Infine sulla questione specifica del mancato calcolo previdenziale del Trattamento integrativo per i colleghi iscritti all’ exINPDAP, i rappresentanti MIUR hanno affermato di aver già formulato una possibile soluzione ma l’hanno riferito al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per il suo parere sugli eventuali costi e sono in attesa di una risposta.