Riportiamo di seguito l'articolo di O. Roman, pubblicato su Dirigenti Scolastici - Notiziario Nazionale FLC CGIL - 050 - 2015 - 29 Novembre 2015.
Il ministro Giannini alla conclusione della fase C del piano di assunzioni straordinario ha commentato il presunto successo dell’operazione con lo stile che aveva contraddistinto una sua precedente dichiarazione sulla conclusione della fase B. Tra fase B e fase C è accaduto invece probabilmente qualche cosa di molto grave che qualcuno forse dovrà spiegare a qualche magistrato.
Sembra infatti evidente, ma non confermato da dati ufficiali, che al riguardo vengono tenuti rigorosamente nascosti, che molte delle domande presentate nella fase B non sono state prese in considerazione pur esistendo corrispondenti disponibilità di organico che per questo motivo non sono state assegnare e sono state così destinate alle supplenze. Si tenga presente che i posti da assegnare nella fase B non erano del potenziamento ma residui posti in organico di diritto non assegnati per carenza di candidati nelle fasi Zero e A.
I candidati che avevano presentato, entro il 14 agosto, le domande di assunzione per le fasi nazionali B e C sono stati 71.643, di cui 10.780 per il sostegno. Infatti ogni aspirante era conteggiato una sola volta, nel grado di istruzione e nella classe di concorso in cui presentava il punteggio maggiore, tra tutti i gradi e le classi di concorso per cui aveva titolo a partecipare al piano.
I posti disponibili per la fase B sono stati 16.210 di cui 8.797 per il sostegno.
Nella fase B le nomine sono state 8.525 a fronte di 8.776 proposte. Si è detto che questo risultato insoddisfacente si è verificato si dice perché rispetto ai posti disponibili, fra le domande presentate sono mancati i candidati. Tale affermazione come ha richiesto con una interrogazione il Sen. Mineo non è stata ancora confermata con i dati di riscontro necessari.
In ogni caso sui posti non assegnati sono stati nominati 7.434 supplenti. A questi si devono aggiungere circa quattromila altre supplenze sui posti di quei nominati che non hanno avuto una sede assegnata perché impegnati nelle supplenze già conferite loro. Tale dato non è ufficiale perché mai comunicato dall’amministrazione.
In ogni caso risultava che 71.643 erano i candidati ma non si è mai fatto sapere quante fossero le loro domande. In molti casi infatti, come si è visto, i candidati sono presenti in più graduatorie. In caso di rinuncia ad una proposta di nomina però si pretende arbitrariamente la decadenza da tutte le graduatorie!
C’è stata una pessima propaganda governativa nell’illustrare questo parziale fallimento verificatosi nella fase B, probabilmente causato dalla preoccupazione di non svuotare le graduatorie rispetto alla successiva fase C che riguardava i posti dell’organico potenziato.
Infatti il Ministro Giannini in quell’occasione aveva avuto modo di dichiarare che:
“Solo 244 professori precari hanno detto "no" al posto fisso (52 hanno esplicitamente rinunciato e 192 non hanno risposto,e, dunque, in base alla legge 107, risultano anch'essi rinunciatari). Dunque, oltre il 97% dei docenti ha accettato. Siamo soddisfatti, il piano straordinario di assunzioni va avanti. Stiamo dando alla scuola i docenti di cui ha bisogno per garantire ai nostri studenti un'offerta più ricca che risponda ai loro bisogni formativi e guardi al futuro".
Si tenga presente che i posti messi a concorso erano invece 16.210 (la percentuale delle nomine è quindi pari al 52,6%) e che quelli assegnati erano posti dell’organico di diritto e che sarebbero stati comunque assegnati anche senza la legge 107.
Anche il loquace sottosegretario Davide Faraone non è da meno quando afferma che:
" con 8.532 immissioni in ruolo. il 97% degli insegnanti che avevano fatto domanda per la fase B del piano straordinario di assunzioni ha adesso una cattedra. I numeri ci danno fiducia e ci dicono che siamo sulla buona strada: quella della continuità della didattica, quella della fine del precariato, quella di una buona scuola che restituisce dignità al ruolo dei docenti". All'Istruzione, "Nessun boicottaggio - continua - gli insegnanti hanno capito che il governo sta dando loro un'opportunità. Adesso potranno finalmente avere una stabilità economica e professionale. E la scuola una didattica di qualità".
Anche in questo caso lo sforzo propagandistico prevale sull’aritmetica elementare perché le domande presentate erano molte di più dei 71 mila candidati. In quanto alla continuità didattica ci vorrebbe maggiore prudenza e attendere gli effetti del prossimo movimento di mobilità finemondo e fine della titolarità di scuola.
In realtà, mentre per le domande, con il criterio sopraindicato si conosceva il loro numero per ogni classe di concorso, le disponibilità dei posti rese note nazionalmente riguardavano solo gli ordini scolastici e il sostegno e non le singole classi di concorso. Quando saranno noti anche questi dati sarà anche più semplice analizzare l’andamento e i risultati della fase C.
Per comprendere il vero algoritmo che si dovrà praticare per valutare la legittimità di quanto finora effettuato si consideri il seguente esempio: in Lombardia,dati ufficiali reperibili sul sito del USR, per l’ambito territoriale MILANO-MONZA le scuole, per il Raggruppamento scientifico (classi di concorso A013,A038, A047, A048, A049, A060) avevano richiesto 228 posti ne hanno ottenuti 220. Ottimo risultato viene da dire! Ma il problema è un altro: nella fase B per le stesse classi di concorso quanti posti vacanti non sono stati assegnati? Sulla base dei dati attuali, non essendo stata resa nota l’attribuzione dei posti della fase B articolata per classi di concorso, non si può affermare che dei candidati di quella fase, disponibili e poi nominati nella fase C successiva, non siano stati presi in considerazione. Questa verifica va realizzata su tutte le classi di concorso. Solo quando sarà stata compiuta si potrà dire che le operazioni sono state condotte regolarmente.
Il ministro Giannini ci fa sapere al riguardo solo che “sono state 47.465 le cattedre assegnate in fase C. Lo scorso 10 novembre 48.794 insegnanti erano stati destinatari di una proposta di contratto a tempo indeterminato. In 47.465 hanno detto sì, il 97,3%. In 274 hanno rinunciato esplicitamente, in 1.055 non hanno risposto e, dunque, in base alla legge 107, risultano anch'essi rinunciatari.”
Così come nella fase B aveva dimenticato che i posti disponibili erano stati 16.210 così ora nella fase C dimentica che i posti erano 55.528. Complessivamente restano dunque scoperti 15.478 posti. Quelli della fase C in base a quanto disposto dal comma 95, ultimo periodo, non dovrebbero essere disponibili per supplenze, ma anche in questo caso, come è capitato spesso in questa vicenda, sembra che il dettato legge costituisca un fatto ininfluente. Probabilmente invece la possibilità di effettuarvi supplenze è limitata a quei posti sui quali si è effettuata una nomina poi differita. In questo caso il problema che si deve risolvere correttamente sarà quello di individuare i capitoli di spesa da utilizzare allo scopo. Non sembra possibile che possano venire utilizzati i fondi destinati alla costituzione dei nuovi posti. Per essi si dovrà seguire la procedura indicata dal comma 206.
Dopo le nomine effettuate per la fase C la situazione complessiva delle operazioni di nomina stando ai dati fatti circolare ufficiosamente su siti di servizio del MIUR sarebbe dunque la seguente:
* Il numero dei candidati rimasti disponibili per la fase C non è ancora stato reso noto ufficialmente. Dovrebbero essere stati 71.643 - 14.951 (infanzia) - 8.776 (le proposte della fase B) = 47.916.
°° stima dei posti non assegnati e destinati a supplenze. Per la fase C è stimato il 50% di nomine differite per supplenze o altri motivi.
*** nomine effettuate comprese quelle differite.
**** posti effettivamente occupati nelle scuole dai vincitori.
Resta, come si è visto, da spiegare e da capire perché in molte classi di concorso (ad es. A037, A047 A048, ecc,) i posti disponibili per esse nella fase B non siano stati allora assegnati e i posti ad essi corrispondenti siano invece stati assegnati nella fase C.
E’ possibile immaginare che candidati nominati ora nella fase C non siano stati nominati, pur avendone diritto, nella fase B?
E’ una domanda che indubbiamente presuppone e comporta l’esistenza di diverse specie di reato. Dalla falsificazione di una procedura concorsuale alla effettuazione di una spesa illegittima destinata alle supplenze assegnate sui 7.685 posti rimasti vacanti.
Osvaldo Roman