Scenderemo in piazza l'11 Ottobre per rivendicare i nostri diritti come studenti. Negli ultimi anni, governo dopo governo, il problema reale dell'istruzione pubblica è stato trascurato sempre di più e dei reali cambiamenti non sono mai stati fatti. Scendiamo in piazza perché non ci bastano 450 milioni di euro per l'edilizia scolastica, non vogliamo un contentino ma un REALE supporto ai nostri istituti che cadono a pezzi!
Le nostre scuole CADONO A PEZZI. Bastano semplici piogge invernali per far sì che nei soffitti degli edifici si creino crepe o peggio ancora che questi crollino. Al Liceo Classico “Galileo”, l'anno scorso 15 metri quadri di intonaco di contro-soffitto sono crollati al secondo piano dell'edificio. Il crollo è avvenuto mentre l'istituto fortunatamente era chiuso ma non crediamo sia giusto che gli studenti debbano entrare in strutture così, edifici che potrebbero crollare sulle nostre teste ogni giorno. Il problema del Galileo è solo la punta dell'iceberg. Malfunzionamenti dei servizi igienici, i classici secchi che raccolgono l'acqua piovana nei corridoi, le palestre inutilizzabili ormai da tempo. Come se non bastasse in alcune scuole sono state trovate tracce di radon (un gas pesante), di amianto e eternit.
L'istruzione deve essere un diritto,non una situazione di pericolo per la nostra salute. Vogliamo un piano di 13 miliardi per l'edilizia scolastica e una scuola PIU' SICURA per noi studenti!
NON C'E' PIU' TEMPO per la messa in sicurezza delle scuole Scendiamo in Piazza perché non c'è più DEMOCRAZIA all'interno delle nostre scuole!
E' paradossale che gli studenti siano tutt'oggi costretti a lottare per avere assemblee mensili all'interno dell'istituto, che siano costretti ad esprimersi gli ultimi 10 minuti nei consigli di istituto, che su una media di 14 membri per consiglio SOLO 3 sono gli studenti e che, in sostanza, non venga legittimata la rappresentanza studentesca all'interno delle scuole.
Vogliamo che assemblee e attivi di classe ci vengano date\i senza battaglie a lungo termine perché è un nostro diritto tenere dibattiti e discutere insieme di varie tematiche attuali chiamando ospiti esterni a parlare con noi all'interno delle nostre scuole! Vogliamo che la nostra voce venga ascoltata e presa inconsiderazione nei consigli d'istituto. Vogliamo una rappresentanza REALE e PARITETICA, che tuteli gli studenti a 360 gradi. NON C'E' PIU' TEMPO per la rappresentanza studentesca.
Scendiamo in Piazza perché non esiste più il diritto allo Studio Se partiamo dal fatto che nella maggior parte delle scuole fiorentine vi è una ingente MANCANZA DI MATERIALE SCOLASTICO, passando per laboratori sempre più poveri e privi di materiale funzionale, fino alla mancanza delle “materie prime” come gessi, cimose, carta igienica e sapone, ci rendiamo conto che gli investimenti per la qualità della scuola pubblica sono ora più che mai irreali e inconsistenti. Se pensiamo all'accesso al sapere la situazione non è migliore: tetti massimi di spesa per i libri non rispettati, materiale scolastico costosissimo, borse di studio quasi inesistenti, comodato d'uso dei libri inefficace. Vogliamo che si investa nell'istruzione pubblica, partendo dal rimuovere gli ostacoli di natura economica e sociale che non ci consentono di formarci nella maniera migliore. Vogliamo il comodato d'uso dei libri in tutte le scuole e accessibile ad una fascia di studenti più ampia. Vogliamo un impegno più concreto da parte degli enti locali. NON C'E' PIU' TEMPO per investire sull'istruzione pubblica. Scendiamo in piazza per una nuova didattica e un nuovo metodo di valutazione Un altra decisione che ha notevolmente danneggiato il sistema scolastico italiano è stata la diffusione all'interno delle scuole dei test INVALSI. Promossi dall'Istituto Nazionale per la VALutazione del Sistema educativo d'Istruzione, i test propongono un modello di valutazione parziale, che mira a gerarchizzare il sistema scolastico, oltre che a promuovere la competizione all'interno delle scuole. Sin dalla prima somministrazione all'interno degli istituti,i test Invalsi hanno contribuito a creare una “schedatura di massa” degli studenti, uno strumento di valutazione generica che ha portato alla formazione di studenti come semplici numeri e insegnanti come schiavi. Se pensiamo invece alla formazione universitaria, che rientra a pieno titolo fra i diritti fondamentali di ogni cittadino, garantito dalla nostra Costituzione, l’Italia è uno dei Paesi in Europa con il più basso numero di laureati fra i 25 e i 34 anni.
I diritti, per loro natura, non sono un premio che ognuno deve provare ad ottenere, ma una garanzia che ogni società dovrebbe premurarsi di tutelare.
Selezionare, in base a una presunta idea di “merito”, chi può godere di un diritto e chi no, è una prepotenza di cui ci si è arrogati in maniera totalmente illegittima.
Il test premia un tipo di preparazione, nozionistica e meccanica, che è lontana anni luce dal metodo e dai contenuti con cui si viene formati all’interno delle nostre scuole.
Vogliamo ESSERE LIBERI di metterci davvero alla prova, e tentare la strada che ci pare migliore.
Non vogliamo ESSERE COSTRETTI A SPERARE CHE I PROPRI COLLEGHI FALLISCANO.
Vogliamo ESSERE LIBERI DI DECIDERE DEL PROPRIO FUTURO, e non che questo sia determinato con SUPERFICIALE PERBENISMO senza preavviso ne considerazione. Vogliamo che tutti abbiano libero accesso a tutte le facoltà universitarie, perché il sapere è un DIRITTO di tutti!
- Non accettiamo più sprechi di soldi come gli f-35 o il TAV, quando i tetti degli edifici scolastici crollano in testa agli studenti!
- Non accettiamo il “caos docenti” che si verifica ogni inizio anno!
- Inutili sono leggi di divieto di fumo quando sono ben altri i supporti morali e concreti che servono alle nostre scuole!
- Non accettiamo le prove invalsi, che promuovono la catalogazione degli istituti italiani!
- Vogliamo una legge nazionale per il diritto allo studio!
- Vogliamo che non si investa più nelle scuole private a scapito di quelle pubbliche!
NOI STUDENTI NON POSSIAMO PIU' ASPETTARE, Non c'è più tempo, SCENDEREMO IN PIAZZA E PORTEREMO LA NOSTRA VOCE CARICA DI RABBIA.
11 OTTOBRE 2013, PIAZZA SS ANNUNZIATA - FIRENZE.
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