Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato di cui all'oggetto
Il concorso transitorio (DM 995/17), indetto al fine di stabilizzare i docenti abilitati all’insegnamento, è salito agli onori della cronaca nazionale. Varie testate hanno riportato il caos creatosi in molte regioni durante lo svolgimento degli orali e della redazione della graduatorie, insieme alla mancata nomina in ruolo al primo settembre 2018 di migliaia di docenti che speravano di non dover ancora attendere ciò che da anni spetta loro di diritto. Tra gli altri, il 6 settembre sulla Nazione è intervenuto nel dibattito anche Domenico Petruzzo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR), cercando di minimizzare i problemi relativi al precariato in Toscana. Come docenti abilitati precari vorremmo chiarire alcuni punti, relativi al concorso e alle supplenze.
Il caso della classi AD04 e A11 in Toscana è particolarmente grave e delinea una disparità di trattamento tra professionisti dello stesso settore davvero inaccettabile. Il “dramma” dei docenti di Lettere e Latino si può sintetizzare brevemente.
Da febbraio a marzo 2018 chi ha ottenuto un’abilitazione ha presentato domanda di partecipazione a un concorso, cosiddetto transitorio, per titoli e prova orale dalla cui graduatoria finale ciascun USR avrebbe attinto per le nomine in ruolo dei docenti. Gli abilitati sono coloro che hanno frequentato corsi abilitanti a numero chiuso (TFA) o riservati a precari storici (PAS) o gli abilitati all’estero: sono i docenti selezionati e formati che da tanti anni svolgono incarichi di supplenza, sui quali l’USR si appoggia per garantire il normale svolgimento delle lezioni. Le cattedre di Lettere ancora scoperte in Toscana sono centinaia e questo concorso è apparso non solo come un atto dovuto, ma come rimedio al problema della mancanza di continuità didattica nelle scuole della nostra regione. Durante il mese di aprile 2018 l’USR della Toscana ha cercato, e trovato, i commissari (sottopagati e senza distacco dalla didattica durante lo svolgimento degli orali) per le classe di concorso di Lettere. La commissione si è insediata a metà giugno, con un’ingiustificata calma, e ha estratto la lettera da cui sarebbero cominciati gli orali, senza però comunicare un calendario. Dopo numerose pressioni e un “email bombing” diretto agli uffici di via Mannelli da parte dei docenti (più di quattrocento), i primi giorni di luglio è stato pubblicato un calendario degli orali a decorrere da settembre. L’inizio degli orali a settembre comporta, per ovvi motivi, il mancato ruolo dal primo settembre 2018, come era atteso e dovuto. Durante l’estate i colleghi di altre classi di concorso e i colleghi di Lettere lombardi e liguri svolgevano gli orali, mentre i 419 (?) candidati della AD04 toscani hanno atteso rassegnati l’arrivo di settembre. La scorsa settimana, le commissioni di altre classi di concorso pubblicavano le graduatorie da cui nominare gli insegnanti in ruolo, intanto, sul sito dell’USR Toscana, è uscito un avviso che cancellava il calendario dei docenti di Lettere, senza la minima spiegazione. Lunedì 3 settembre, dopo varie pressioni, è stata pubblicata una PRIMA PARTE del calendario degli orali, fino alla lettera C, da fine settembre a novembre, sette candidati al giorno su tre giorni alla settimana: con calma.
Per di più, per quanto riguarda le prove di Latino, tutto è avvolto dal mistero: ancora non si conoscono i nomi dei commissari.
Il risultato: il primo settembre i nostri colleghi di altre regioni hanno firmato il contratto presso le proprie scuole per iniziare l’anno di prova mentre noi docenti abilitati in Toscana attendiamo ancora una convocazione per l’ennesimo anno da supplenti. Non bisogna dimenticare che i vincitori di concorso in altre regioni possono chiedere un’assegnazione in Toscana e il numero di posti vacanti per i precari toscani iscritti al concorso andrà così a diminuire.
Intanto, più il tempo passa, più le cose si complicano: il 31 agosto il Consiglio di Stato ha posto un dubbio di costituzionalità su alcuni aspetti del transitorio e probabilmente saranno ammessi a sostenere questo concorso anche persone non abilitate che hanno fatto ricorso contro la loro esclusione prevista dal bando. Per la lentezza dell’insediamento della Commissione e per i ritardi nell’espletamento degli orali rischiamo di entrare di ruolo tra molti anni.
La disparità di trattamento tra i docenti toscani e quella di altre regioni è iniqua e lesiva di un nostro diritto. Auspichiamo per questo motivo un espletamento delle prove orali in tempi brevi e di poter vedere una graduatoria di merito entro la fine del 2018. È forse arrivato il momento di mettere ordine nel caos che domina Scuola in Toscana. I docenti risultano, ancora una volta, parte lesa insieme all’utenza: neanche quest’anno in molte realtà sarà possibile garantire la continuità didattica né la presenza di tutti i docenti in cattedra il 17 settembre.
I docenti di Lettere partecipanti al concorso 2018 in Toscana