Il Direttivo FLC Toscana, riunitosi venerdì 12 gennaio 2018,
- analizzata la situazione della vertenza dei diplomati magistrali;
- verificate le diverse situazioni all’interno delle province;
- considerata la natura rivendicativa del nostro sindacato, che deve adire le vie legali solo dopo aver discusso proposte negli appositi tavoli sindacali già avviati per nostra iniziativa
ricorda che, in sede di estensione della L. 107, la proposta di una soluzione equa e politica fu sollecitata più volte dalla nostra organizzazione, senza ottenere alcuna attenzione dal governo e dal parlamento e pregiudicando l’immenso contenzioso.
Il governo tenta di scaricare sulle OOSS le proprie indifferenze e oggi deve ai ricorrenti una soluzione riparatoria.
Allo scopo, appoggiando pienamente la linea FLC di ricercare una soluzione equa e diffusa, il direttivo FLC
- ricorda che la proposta FLC chiedeva l’apertura dei ruoli a tutto il personale abilitato, superando lo steccato imposto dalle GAE;
- chiede che la soluzione politica sia contestualmente affiancata dalla tutela in sede giurisdizionale compreso il ricorso, in ultimo, alla CEDU, in tempi brevi e senza ulteriori indugi;
- ritiene che l’azione giuridica rappresenti un elemento di pressione politica ai tavoli concertativi e che quindi i percorsi debbano essere contemporanei e supportati da adeguate iniziative di mobilitazione;
- chiede alla segreteria nazionale di riportare sul sito un excursus chiaro della vicenda, dal punto di vista sia sindacale che vertenziale, affidando ai legali nazionali l’onere di illustrare il percorso giuridico della FLC;
- ribadisce infine l’importanza di essere sindacato rappresentativo e non un sindacato generico e populista, che approfitta del bisogno di lavoro dei precari, stumentalizza e brutalizza l’importanza del ruolo delle RSU appiattendosi in tutele individuali e spacciandole per azione sindacale.
Approvato all’unanimità.
FIRENZE, 12 gennaio 2018