Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di un docente che chiede di rimanere anonimo sull'esperienza fatta lo scorso anno scolastico alla luce delle
principali novità introdotte dalla Legge n. 107. Ci sembrano utili per avviare questo anno scolastico e ci aspettiamo contribuiscano al dibattito: chiunque ci voglia scrivere può farlo, se richiesto siamo disponibili a mantenere l'anonimato.
La "buona scuola" nella mia scuola. Cosa ho visto quest'anno? - Riflessioni di un docente
1) I famosi 500 euro - Come sono stati ultilizzati?
- Professori che quest'anno o il prossimo andranno in pensione e hanno comprato un tablet che il supplente dell'anno prossimo non potrà usare
- Proposte di corsi in continuazione per spendere questi soldi (tanti inutili, altri improvvisati); ognuno di noi ne ha fatto uno diverso e nessuno dei corsi ci porta nella stessa direzione (piena disomogeneità)
- Insegnanti che, con questi soldi, hanno comprato tutti i regali di Natale (quest'anno la loro famiglia sarà molto acculturata avendo ricevuto in regalo tanti libri e cd)
- Quelli che sono andati a teatro sono gli stessi che ci andavano prima, al contrario quelli che non ci andavano, continuano a non andarci
- Insegnanti che hanno comprato il p.c. al genero o ai figli dato che loro non ne avevano necessità
2) Il famoso "bonus" per quelli più impegnati - Quali conseguenze?
- Insegnanti che non hanno mai fatto niente per "i ragazzi" e improvvisamente si sono messi a fare tanti progetti "per loro"
- I docenti che sono esperti in marketing e comunicazione hanno fatto vedere tutto quello che hanno "fatto" mentre quelli che hanno fatto e non sono esperti in marketing e comunicazione sembra che non abbiano "fatto" niente
- La valutazione del preside si basa su due criteri fondamentali: docenti che lo sostengono (anche psicologicamente) e docenti che gli fanno vedere costantemente cosa "fanno" per "i ragazzi". Ovviamente, in tutte le operazioni di marketing avvenute nella mia scuola " i ragazzi" sono fondamentali per apparire nelle foto e i filmati degli insegnanti esperti in marketing e comunicazione. Se i ragazzi perdono ore di lezione per fare progetti (di cui il 90% è senza sostanza), non è un problema. L'importante è "innovare"?
3) Ambiente di lavoro
- Si incominciano a vedere insegnanti di "serie A" e insegnanti di "serie B"; quelli di "serie A" guardano dall'alto quelli di "serie B"
- Gli insegnanti a fine carriera sono completamente spaesati, quelli quarantenni capaci di ammazzare la madre per avere la fetta del bonus più grossa
- Si vedono ancora di più le differenze fra le materie di "serie A e B" dato che quelli che hanno più ore di lezione vengono privilegiati e possono fare più progetti e più scena senza sacrificare eccessivamente il programma; invece quelli che hanno due ore settimanali e vogliono svolgere bene il proprio lavoro non possono dedicare un'ora alla settimana a un progetto e portare alla fine il programma. Chi se ne importa se gli alunni sono sempre meno preparati?
- gente che non si parla più
- gente vicino alle mani
- insegnanti che fanno il boicottaggio ai progetti degli altri
- insegnanti che rincorrono altri insegnanti per fare progetti
- insegnanti che fuggono da altri insegnanti perché non vogliono fare quel progetto o non vogliono lavorare con quell'insegnante o semplicemente perché vogliono svolgere il programma.
4) I dirigenti
- Gareggiano per far vedere chi fa più cose
- Propongono corsi improvvisati dagli stessi dirigenti per far venire alle loro scuole insegnanti di altre scuole. Ho avuto l'orrore di assistere ad un
corso organizzato da un preside che vuole creare un polo di ricerca nel suo istituto comprensivo. Il corso era completamente inutile, disorganizzato e
senza ricaduta sui ragazzi dato che le pretese teoriche erano al di fuori della realtà
- Si fanno impressionare del marketing e dalla comunicazione dando per scontato chi fa bene il suo lavoro tutti i giorni
- Hanno ambizioni smisurate per la propria scuola, anche loro devono essere esperti in marketing e comunicazione
5) La digitalizzazione
- più lavoro a casa oppure ti paghi il lavoro a scuola con la tua sim (la linea Wi-Fi va a giorni alterni e a momenti alterni)
- famiglie contentissime, dirigenti contentissimi...Tutto ciò a nostre spese.
Ecco la buona scuola.