COMUNICATO FLC CGIL TOSCANA
Lo scorso 7 agosto il Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha reso noto il numero di immissioni in ruolo attualmente autorizzate per l’anno scolastico 2014/2015. I tabulati del MIUR con il contingente dei posti diviso per Regioni e Province è pubblicato sul sito nazionale www.flcgil.it
Al termine delle procedure propedeutiche previste, a partire dalla verifica della disponibilità dei posti, sarà dato avvio alla procedura di assunzione.
Per il personale docente è necessario rispettare la ripartizione dei posti tra la graduatoria del concorso ordinario e la graduatoria ad esaurimento, mantenendo l’equilibrio tra le due graduatorie e, tenendo conto anche degli eventuali recuperi ( Legge 124/99). In particolare, per i posti e classi di concorso per le quali è stato indetto il concorso 2012 le cui graduatorie non furono pubblicate entro lo scorso 31 agosto, sono da recuperare i posti spettanti al concorso per le assunzioni del 2013/2014 ma assegnati in eccedenza alle graduatorie permanenti per mancanza o esaurimento delle graduatorie concorsuali precedenti.
Nel corso dell’incontro dello scorso 12 agosto con l’Ufficio Scolastico Regionale abbiamo chiesto chiarezza, trasparenza e imparzialità e, al termine dell’incontro è stato emesso un comunicato unitario delle organizzazioni sindacali regionali.
Come FLC Toscana ribadiamo la nostra insoddisfazione rispetto al numero di immissioni in ruolo autorizzate, non sufficiente a coprire l’intera disponibilità, sia per i docenti che per gli ATA. Continueremo pertanto a supportare con dati concreti relativi alla nostra regione la richiesta avanzata al ministero dalla FLC Nazionale per le assunzioni su tutti i posti liberi, oltre che alla considerazione di tutti i posti lasciati vacanti dai mancati trattenimenti in servizio.
Non possiamo però non evidenziare come la questione del reclutamento stia rafforzando nella nostra regione la frammentazione del precariato della scuola, mettendo gli uni contro gli altri: graduatorie a esaurimento contro concorso, nord contro sud ecc. Reazioni più che comprensibili, ma che non giovano alla soluzione della questione generale del precariato della scuola anzi, fanno si che si discuta di “altro” e non del nocciolo della questione: occupazione per tutti in un mondo lavorativo dove i posti di lavoro esistono realmente.
Questi conflitti sono la conseguenza di una politica scolastica che oltre ai tagli ha introdotto normative incongruenti tra loro, senza nessun confronto con le parti sociali. In particolare come FLC CGIL denunciammo da subito le conseguenze che si sarebbero avute dando il via alla nuova formazione iniziale e alla successiva indizione del concorso, in assenza di una riforma del reclutamento, ormai non rispondente alla situazione. Purtroppo chi doveva ha fatto “orecchie da mercante” e adesso ci ritroviamo in questa situazione: precari usati come “usa e getta”, aumento esponenziale delle vertenze, nascita di gruppi che portano avanti rivendicazioni che riguardano “i propri interessi”, ecc..
Giunti a questo punto riteniamo che non sia più rinviabile una riforma sul reclutamento che abbia chiari obiettivi di reinvestimento.
In questi anni come FLC CGIL siamo certamente stati molto critici nei confronti della politica scolastica ma, al tempo stesso, abbiamo prodotto proposte concrete rispetto alle quali però, non c’è stata nessuna volontà di discussione da parte della controparte. In particolare abbiamo presentato una proposta operativa sul reclutamento che può coniugare l’obiettivo del miglioramento della qualità della scuola con un piano di stabilizzazione, dando così una risposta concreta alle richieste dei precari.
Come FLC Regionale continueremo a seguire da vicino tutte le operazioni propedeutiche alle prossime immissioni in ruolo pretendendo, oltre alla trasparenza, il rispetto delle regole pur consapevoli che saranno deluse le aspettative di alcuni. Al tempo stesso, continueremo nella nostra politica sindacale e nella mobilitazione affinchè siano superate tutte le situazioni di criticità in cui si trovano oggi i precari della scuola perché ciò, come dimostra la nostra proposta, è realmente possibile.
Come sempre siamo disponibili al confronto con tutti i gruppi e, come fatto finora, mettiamo la nostra struttura a disposizione della discussione dei vari gruppi di interesse.