Nota stampa della CGIL Toscana
Firenze 17.12.2013.- Tanto per smentire le affermazioni di tutti i media sulle infiltrazione dell’estrema destra nei movimenti “spontanei” dei cosiddetti “Forconi”, non bastassero gli striscioni in carattere runico e i cori sulle note di “Boia chi molla è il grido di battaglia” come quello intonato giovedi 12 sotto il consiglio regionale a Firenze, “Casaggì” e “Fratelli d’Italia” rivendicano di aver appeso davanti al garage della CGIL toscana uno striscione in cui si accusa il sindacato di essersi arreso e di aver criticato il movimento soprarichiamato.
A parte la tristezza di vedere parlamentari, consiglieri comunali e rappresentanti istituzionali, rivendicare atti e azioni che in qualche caso hanno già portato all’arresto di diversi militanti di estrema destra, nel tentativo maldestro di avere quella visibilità che evidentemente la loro azione politica è incapace di produrre, ribadiamo la condanna per atti che un movimento largamente minoritario, confuso, già spaccato al suo interno, che ha promosso iniziative discutibili senza che si evidenziassero obiettivi e rivendicazioni certe e in qualche caso vere e proprie aggressioni alle Camere del Lavoro, dalla Puglia al Piemonte, non può che trovare la critica più aspra della CGIL.
Quanto ai giudizi sul nostro operato, rivendichiamo la coerenza delle posizioni di contrasto a tutte le misure di deregolamentazione del mercato del lavoro degli ultimi 12 anni quando i fratellini d’Italia da dentro AN e il PdL, tentavano di fare strame dei diritti dei lavoratori. Certamente non è l’estrema destra quella con le carte in regola per dire alcunchè!
CGIL TOSCANA