Gli alunni crescono e il personale Ata diminuisce: i numeri toscani e l'allarme dei sindacati
COMUNICATO STAMPA
Per il Miur in Toscana aumentano gli alunni (da 478mila a 480mila), quelli disabili (quasi 500 in più) e le istituzioni: contestualmente si tagliano 212 posti di personale Ata, ecco provincia per provincia i segretari e i custodi che mancheranno. Capitolo insegnanti: in Toscana ci sono 5.306 supplenze annuali, fatte da precari, che garantiscono la didattica ordinaria. Renzi minaccia di non assumere costoro? La scuola non può funzionare, e può essere in pericolo anche la riapertura delle scuole.
Dicono i sindacati: “Questa complessità della situazione è nota da tempo, il fatto che il Presidente del Consiglio la attribuisca al ritardo provocato o dalla discussione parlamentare o dalla protesta è evidentemente strumentale: bastava per tempo aver approfondito questi contenuti, noti ai suoi apparati ministeriali, per avere oggi una ben diversa situazione. Ma l'approccio è ideologico e superficiale. Per questo abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Regione Toscana: vorremmo spiegare la complessità della situazione e sensibilizzare le istituzioni alla costruzione di un percorso che permetta alla scuola di cambiare davvero”.
Firenze, 19-06-2015 - Oggi in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana i sindacati della scuola (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil cuola, Snals Confsal, Gilda Unams) hanno spiegato che, se il premier Renzi dà seguito alla minaccia di non assumere i precari, la scuola toscana va in tilt. Ore e posti non coperti da personale di ruolo, organico Ata, esigenza di assumere: ecco cosa accadrà nelle scuole toscane con la Legge di Stabilità, secondo quanto spiegato in conferenza stampa.
ORGANICO ATA 2015/2016: per il Miur in Toscana aumentano gli alunni (da 478mila a 480mila), quelli disabili (quasi 500 in più) e le istituzioni: contestualmente si tagliano 212 posti di personale Ata. Ecco provincia per provincia i segretari e i custodi che mancheranno
La legge di stabilità per il 2015 (L. n.190/2014) introduce una serie di misure finalizzate alla riduzione di spesa che dal 1 settembre 2015 trovano attuazione nella scuola.
Una di queste misure è la revisione dei criteri e dei parametri attualmente previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire una riduzione nel numero dei posti pari a 2.020 unita' a livello nazionale, così da ottenere una riduzione di spesa di 50,7 milioni di € (utilizzata nel DDL sulla “Buona Scuola” per finanziare la digitalizzazione).
Il MIUR ha illustrato alle OO.SS. nazionali l’ipotesi delle nuove tabelle e, benché ad oggi non sia ancora uscita la circolare di trasmissione del decreto di organico ATA con le “nuove” tabelle, il sistema informatico di acquisizione dei dati per definire l’organico ata di diritto di ciascuna scuola è stato impostato dal MIUR secondo parametri che rispetto a quelli ufficiali (sono quelli della riforma Gelmini) fanno perdere posti in organico di diritto, nonostante l’aumento di alunni e l’invarianza delle altre condizioni. Questo sta giustamente provocando allarme in molte scuole.
Accade sempre più spesso che il MIUR attui regole nuove senza averne formalizzato la modifica. Salvo però, non pensare alle conseguenze che questi rinnovamenti comportano, senza nessuna considerazione sulle osservazioni critiche di merito (e anche di metodo) della parte sindacale. In particolare, sulla questione dell’organico ata abbiamo provato a fare una simulazione di ciò che accadrebbe in Toscana con le nuove tabelle di cui il MIUR ha dato l’informativa.
L’elaborazione si basa sui dati forniti dal MIUR.
A fronte di un aumento di alunni, istituzioni scolastiche e plessi come dai seguenti dati forniti dal MIUR:
TOSCANA |
Anno scolastico 2014/2015 |
Anno scolastico 2015/16 |
Numero alunni |
478.595 |
481.769 |
Numero alunni disabili |
11.433 |
11926 |
Numero istituzioni scolastiche |
491 |
492 |
Numero di plessi |
1940 |
1941 |
Applicando i parametri proposti dal MIUR, si ha la seguente situazione:
- Variazione in O.D. di AA rispetto scorso anno: -100 posti
- Variazione in O.D. di CS rispetto scorso anno: -112 posti
- Totale riduzione di posti in O.D. rispetto all’anno scolastico 2014/2015: -212 posti
- Posti aggiuntivi di AA e CS assegnati rispetto all’O.D. nell’anno scolastico 2014/2015 (O.F. 2014/15): 245
Appare evidente che a fronte di una maggiore complessità, il prossimo 1 settembre le scuole si troveranno con un organico di personale di segreteria e di collaboratori scolastici decisamente insufficiente per potere svolgere le ordinarie attività istituzionali.
Già per l’anno in corso le scuole avevano fatto una richiesta di posti aggiuntivi rispetto all’O.D. assegnato pari a 77 assistenti amministrativi e 305 collaboratori scolastici, ottenendo però solamente 27 assistenti amministrativi e 218 collaboratori scolastici. Sono stati fatti salti mortali per garantire un servizio un minimo decente, talvolta non rispettando nemmeno le modalità contrattuali di prestazione del lavoro del personale, senza potere garantire le norme in materia di sicurezza sia per i lavoratori che per gli alunni, senza poter garantire la dovuta sorveglianza e vigilanza: tutto bene fino a quando non accade niente!
E’ palese che ulteriori tagli sono insostenibili. Tra l’altro la Toscana paga alto il prezzo della sua virtuosità nelle operazioni di dimensionamento della rete scolastica. Infatti, con i nuovi parametri gli istituti comprensivi e gli istituti superiori con un alto numero di alunni sono penalizzati. Per i collaboratori scolastici, ad esempio, si ha una riduzione di collaboratori scolastici a partire dal 1101-esimo alunno. Quest’ultima riduzione può essere colmata nelle istituzioni scolastiche con un alto numero di alunni disabili (almeno 41 alunni). Con 1301 alunni si perde una unità di assistente amministrativo negli IC mentre, nelle scuole secondarie di II° grado la riduzione si ha già nelle scuole tra 601 e 700 alunni, tra 1001 e 1100 alunni e tra 1201 e 1300 alunni e da oltre 1801 alunni.
Con l'applicazione delle nuove tabelle ipotizzate dal MIUR, le proiezioni sugli organici di diritto 2015/16 a livello di singole province è la seguente:
Provincia |
Diminuzione di |
Diminuzione di |
Aumento di coll. scolastici |
AR |
-9 |
-15 |
4 |
FI |
-37 |
-59 |
19 |
GR |
-3 |
-7 |
2 |
LI |
-5 |
-9 |
5 |
LU |
-8 |
-12 |
4 |
MS |
-4 |
-4 |
2 |
PI |
-14 |
-26 |
6 |
PO |
-7 |
-18 |
6 |
PT |
-7 |
-14 |
10 |
SI |
-6 |
-10 |
4 |
TOTALE |
-100 |
-174 |
62 |
E’ da evidenziare che la perdita dei 212 posti in O.D. nei due profili si avvicina all'O.F. assegnato per l'anno scolastico in corso pari a 245 posti complessivi: quindi per funzionare come questo anno occorrerebbero 457 posti in più. A tutto questo si aggiunga che a partire a partire dal prossimo 1 settembre la legge di stabilità interviene anche sulla limitazione delle supplenze. Infatti, se nulla cambia, dal prossimo anno scolastico è fatto divieto di nominare supplenti per il profilo di assistente amministrativo, salvo che presso le istituzioni scolastiche il cui relativo organico di diritto abbia meno di 3 posti (sono 18 I.C. in Toscana); per il personale appartenente al profilo di assistente tecnico e per il personale appartenente al profilo di collaboratore scolastico, per i primi sette giorni di assenza.
Anche per le figure apicali non si prospetta un anno scolastico privo di criticità. Almeno su 75 scuole il posto di DSGA sarà vacante e per le 27 scuole sottodimensionate il posto sarà assegnato come aggiuntivo al DSGA di altra scuola sottodimensionata. Si sottolinea che ad oggi i DSGA che hanno accettato l’incarico aggiuntivo non hanno ancora ricevuto nessun compenso e, gli assistenti amministrativi che hanno dato la disponibilità a coprire i posti vacanti spesso, non hanno nessun vantaggio economico. Su tutta questa partita ci sono contenziosi in corso. Come si può pensare che questo personale sia motivato? Quando si darà concretamente il via al concorso per il posto di DSGA? Quando si darà il via alla mobilità verticale?
Sono ben 199 i posti vacanti di dirigente scolastico. Attualmente 110 sono dirette dai vincitori del concorso parzialmente annullato, 16 dei quali non hanno superato la ricorrezione degli scritti. Saranno 42 gli ulteriori idonei non ancora in servizio che entreranno nella nuova graduatoria. Un patrimonio di 150/160 futuri dirigenti che comunque non basteranno a coprire tutti i posti vacanti. Ma come è noto anche sulla rinnovazione del concorso pesa l'incognita di possibili iniziative vertenziali che ne rendono incerto il futuro. Se la politica non riesce a dare una risposta specifica a questa incresciosa e vergognosa situazione, il prossimo anno potremmo trovarci con quasi la metà delle scuole toscane senza un proprio dirigente scolastico. Anche in questo caso la legge di stabilità elimina l’esonero e il semiesonero per il docente collaboratore del dirigente: senza questa opportunità come potranno essere gestite le scuole a reggenza ad esempio o quelle con particolari complessità? Attualmente con i parametri esistenti sono 114 le scuole in Toscana che avrebbero l’esonero e 199 quelle con il semiesonero!!
DOCENTI PRECARI: in Toscana ci sono 5.306 supplenze annuali, fatte da precari, che garantiscono la didattica ordinaria. Renzi minaccia di non assumere costoro? La scuola non può funzionare.
Infine i precari. Quale è la situazione dei posti di insegnamento in Toscana? I dati sono riportati in tabella. I posti sono quelli vacanti in O.D. ma, ci sono anche molte ore che non è stato possibile raggruppare per formare un posto perché altrimenti si superava il tetto assegnato o, in alcuni casi, non era possibile accoppiarli e restano “spezzoni”, Si tratta però di ore che devono essere per forza coperte perché si riferiscono alle materie ordinarie del curricolo.
TOSCANA |
Posto comune |
Ore residue |
Posto sostegno |
INFANZIA |
482 |
|
108 |
PRIMARIA |
515 |
8.471 |
348 |
SECONDARIA I° GRADO |
488 |
9.024 |
273 |
SEONDARIA II° GRADO |
726 |
20794 |
325 |
TOTALE |
2211 |
|
1054 |
Se le ore le riconduciamo a posti ( 22 ore per primaria e 18 per secondaria) i posti complessivi per garantire l’insegnamento ordinario obbligatorio è di oltre 5.306 posti. Se a questi si aggiungono i posti P.T., congedi, aspettative, comandi esoneri, ecc. il numero è certamente maggiore.
A livello nazionale i posti vacanti risultano:
Infanzia |
Primaria |
Medie |
Secondaria |
Totale |
||||
comuni |
sostegno |
comuni |
sostegno |
comuni |
sostegno |
comuni |
sostegno |
|
3400 |
1542 |
6061 |
6012 |
8333 |
6216 |
8848 |
3730 |
44142 |
Anche a livello nazionale però sono da considerare le ore residue pertanto, se si considera che per l'anno scolastico in corso tali ore insieme ai Part-time, esoneri ecc, hanno dato luogo a ben 80.878 supplenze, si arriva ad almeno 125.010 posti.….altro che 100.000! Le assunzioni quindi, a prescindere dal contenuto del DDL, non sono un ammortizzatore sociale ma la stabilizzazione dei posti che servono per il funzionamento ordinario, perché attualmente già coperti da precari.
Se poi si guarda nel dettaglio, si evidenzia che alcuni insegnamenti non potranno essere coperti da coloro che hanno vinto l’ultimo concorso o da chi è nelle GAE perché questa tipologia di precari per alcuni insegnamenti non esistono oppure o se esistono, non sono sufficienti. Ad esempio:
|
Censimento MIUR |
Concorso 2012 |
Posti vacanti |
Strumento:percussioni |
4 |
Non svolto |
5 |
C440 massochinesiterapia |
0 |
Non svolto |
7 |
A070 tecnologie tessili |
3 |
Non svolto |
6 |
C510 Tecnica dei servizi sala Bar |
8 |
Non svolto |
10 |
C500tecnica dei servizi cucina |
6 |
Non svolto |
21 |
D610 Arte della fotografia e della cinematografia |
3 |
Non svolto |
16 |
Il commento dei sindacati: “Questa complessità della situazione è nota da tempo, il fatto che il Presidente del Consiglio la attribuisca al ritardo provocato o dalla discussione parlamentare o dalla protesta è evidentemente strumentale: bastava per tempo aver approfondito questi contenuti, noti ai suoi apparati ministeriali, per avere oggi una ben diversa situazione. Ma l'approccio è ideologico e superficiale. Per questo abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Regione Toscana: vorremmo spiegare la complessità della situazione e sensibilizzare le istituzioni alla costruzione di un percorso che permetta alla scuola di cambiare davvero. Vorremmo, come è tradizione in Toscana, attraverso un confronto fattivo, dare il segnale che siamo tutti impegnati a fare l'interesse del Paese, essendo ciascuno portatore di specificità che se portate a sintesi possono rappresentare un punto di avanzamento e di progresso. Abbiamo contestualmente aperto con l'Amministrazione Scolastica un confronto per individuare le vere necessità della Toscana, quantomeno per poterle rappresentare”.