Riportiamo di seguito la comunicazione unitaria inviata oggi, 12 giugno 2015
Illustrissimi Senatori toscani,
nel corso dell’audizione presso la 7ª Commissione istruzione pubblica del Senato le nostre OO.SS. hanno evidenziato i motivi di opposizione al DDL, consegnando memorie scritte e analisi dettagliate del DDL (come allegato).
Con questa lettera non intendiamo ritornare su quanto già esternato in tale sede, ma evidenziare la nostra preoccupazione per le ricadute sul funzionamento delle scuole della nostra regione sia nel caso in cui il DDL fosse approvato che sia nel caso in cui non lo fosse.
La preoccupazione nasce dalla tempistica di approvazione che è inconciliabile con i tempi necessari per gli atti propedeutici all’avvio dell’anno scolastico. In ogni caso, permangono comunque le disposizioni della Legge di stabilità che minano il regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche.
Queste criticità aumentano in modo esponenziale nelle nostra regione a causa di alcune sue “specificità” causate da una “mala gestione”, se non addirittura inadempienza, da parte del ministero.
Infatti, ad esempio, è da ottobre del 2013 che in Toscana manca il Direttore Regionale dell’USR e dei 12 Dirigenti di seconda fascia ce ne sono solo 7: 4 hanno gli uffici centrali, altri 3 hanno la dirigenza di Firenze, Pisa e Lucca/Massa Carrara. Gli altri uffici (ben 5 Ambiti Territoriali) sono in reggenza! Inoltre, nelle 491 scuole della Toscana ci sono 104 Reggenze (scuole con presidi titolari in altra sede, quindi di fatto Part-time in 2 scuole), altri 110 presidi sono coinvolti nello svolgimento della rinnovazione del concorso, quindi con grande incertezza del futuro, in più ci sono 20 presidi che andranno in pensione. Come è possibile adempiere nei tempi necessari a tutto ciò che dovrebbe essere fatto nel caso in cui il DDL fosse approvato?
Ad esempio, quando potrà essere definito l’organico dell’autonomia visto che il piano dovrà essere predisposto sentendo il Collegio e il Consiglio di Istituto? Infatti, ci chiediamo, se la legge sarà approvata entro giugno, le scuole, che sono tutte impegnate negli esami di Stato di terza media e di maturità che finiranno entro il 15 Luglio, come faranno a predisporre il Piano? Chi lo farà? Il Dirigente mentre è impegnato a fare altro? Il Collegio quando può riunirsi per discutere di ciò? E il Consiglio di Istituto? Inoltre, se il DDL è approvato come sarà possibile procedere nei tempi per attuare tutto ciò che è previsto per la stabilizzazione? Ambiti, domande, ambiti nazionali, ecc.? Per non parlare di tutti i contenziosi che già sono avviati e che si avvieranno.
La legge di stabilità è però in vigore, senza l’organico dell’autonomia che soddisfa l’effettivo fabbisogno delle scuole, anche dal punto di vista gestionale e di funzionamento, come faranno le scuole senza l’esonero o il semiesonero del collaboratore del dirigente? Come faranno senza potere chiamare i supplenti per assenze dei docenti sotto i 10 giorni? Come faranno senza potere chiamare i supplenti di assistenti tecnici? Come faranno senza poter chiamare i supplenti degli assistenti amministrativi? Come faranno senza potere chiamare i supplenti dei collaboratori scolastici sotto i 7 giorni?
In particolare, il taglio all’organico del personale ATA disposto dalla legge di stabilità sta già producendo forti allarmismi. Infatti in Toscana si prevede una diminuzione tra 70 e 100 ATA in meno: vuol dire togliere custodi o personale di segreteria dalle nostre scuole già ridotte all'osso. Questo avrà ricadute sull'apertura delle scuole, sulla assistenza agli alunni, in particolare quelli disabili. Esalterà la situazione legata anche alle ditte di pulizia, situazione non ancora risolta. Di questo nel DDL non si trova soluzione, nemmeno se fosse approvato, salvo che non si ricorra alle reti ma: come possibile fare reti se di fatto mancano i dirigenti scolastici? Come si regolamenta l’utilizzo del personale? Quando si procede alla contrattazione di istituto? Anche per questo c’è necessità di tempi distesi che vanno ben oltre l’inizio del prossimo anno scolastico
A Settembre la sovrapposizione di normative nuove con vecchie non abrogate, scateneranno una tempesta vertenziale che bloccherà o renderà comunque ingestibile le scuole, come ad esempio sulla gestione dell'organico funzionale e relative assegnazioni o come la mobilità del personale. Idem se non passa nessuna stabilizzazione? A questo punto non sarebbe opportuno procedere immediatamente sulla stabilizzazione di tutti i posti vacanti docenti e ATA secondo le regole attuali?
Ci risultano aperte molte emergenze per quanto riguarda la carenza di organico docenti. Alcune classi sono state accorpate, non vengono concessi nuovi indirizzi musicali, non si attivano nuovi tempi pieni, manca l'attivazione di tutti gli indirizzi delle superiori richiesti. Di questa situazione non si riesce ad avere un quadro chiaro per la mancanza di una regia sia da parte dell'Amministrazione che da parte degli Enti Locali. Per non parlare dell'assenza totale di risposte sulla scuola dell'infanzia che non è presa in considerazione nemmeno dal DDL: se ci saranno posti in più nell'infanzia sarà perché si tolgono dagli altri ordini di scuola.
Esiste anche il problema della riforma delle Province: le nuove strutture istituzionali non hanno ancora ripreso il controllo della situazione ed esistono difficoltà nella tutela e nella programmazione degli investimenti nell'edilizia scolastica, oltre ad aver subito uno stop nello sviluppo della programmazione della offerta formativa.
Per questo chiediamo alle SS.VV. di attivarsi affinché:
- siano approvate le modifiche illustrate dalle organizzazioni sindacali e venga comunque rinviata l'attuazione del provvedimento del DDL rispetto all’anno scolastico 2015/16 al fine di attivare un vero tavolo di confronto che valuti gli effetti pratici nella quotidianità della scuola, evitando il probabile caos che ci sarà a settembre con la contemporaneità di vecchio e nuovo ordinamento;
- sia immediato il piano di assunzioni per la copertura di tutti i posti vacanti della scuola, anche distinto dal provvedimento di legge, con programmazione pluriennale, per dare un primo vero messaggio alla scuola, compresi i posti per la scuola dell'infanzia: garantire la continuità educativa, senza costi aggiuntivi perché questi precari già li paghiamo;
- siano affrontati subito i problemi sopra esposti per garantire il regolare funzionamento della scuola.
Nel dichiararci disponibili ad ogni ulteriore chiarimento, segnaliamo i nostri contatti per vostre eventuali disponibilità ad incontri di approfondimento. Ringraziando per l'attenzione, Saluti.
Alessandro Rapezzi - FLC CGIL
Cristina Zini - CISL Scuola
Cristiano Di Donna - UIL Scuola
Fabio Mancini - SNALS Confsal
Silvana Boccara - GILDA UNAMS