Gli allarmi di FLC CGIL per la scuola toscana:
- STIPENDI NON GARANTITI A OLTRE 400 INSEGNANTI SUPPLENTI TEMPORANEI
- SENTENZA EUROPEA: 5000 PRECARI CON DIRITTO DI ASSUNZIONE E/O RISARCIMENTO
- LA LEGGE DI STABILITA' TAGLIA ALTRI 100 POSTI ATA
“LA 'BUONA SCUOLA' COMINCIA DAL BUON FUNZIONAMENTO DELLE PROCEDURE: CHIEDIAMO AL GOVERNO DI CAMBIARE ROTTA”, DICE IL SEGRETARIO RAPEZZI
Comunicato stampa della FLC CGIL Toscana
Firenze, 18-12-2014 - In questi giorni gli insegnati supplenti temporanei (quelli che sostituiscono gli insegnanti in malattia, in maternità o comunque assenti per brevi periodi), non vedranno garantito il tempestivo pagamento dei loro stipendi di novembre e dicembre, alcuni addirittura di settembre e ottobre. “L'allarme lo stanno lanciando le scuole stesse, oltre che ai precari direttamente interessati - ha detto Alessandro Rapezzi, segretario generale Flc Cgil Toscana oggi in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana in via Pier Capponi 7 a Firenze -: tale situazione complessa la si evince dalle circolari stesse del Ministero. La situazione riguarda in Toscana tra i 400 e i 500 precari che avranno quantomeno buste paga 'leggere' per le prestazioni di novembre; sicuramente dicembre lo riceveranno dal gennaio 2015, mentre qualcuno aspetta il saldo di settembre e ottobre 2014. Tutte le scuole hanno qualche caso, chi più chi meno essendo legato a fatti casuali, principalmente malattia e gravidanza”. Magari questi lavoratori saranno pagati a sorteggio, come già accaduto? A rate? In maniera proporzionale ai giorni lavorati? Ma come mai c'è questa situazione? I motivi sono da ricercare nella tortuosità delle modalità di pagamento e di erogazione dei fondi alle scuole, tutte situazioni conosciute dall'Amministrazione che però puntualmente si ripetono.
“Risulta singolare - ha proseguito Rapezzi - anche l'invito fatto al personale delle segreterie a lavorare sul sistema online fino alle 22 di sera: da una parte si rappresentano i dipendenti pubblici come dei privilegiati e dei furboni, dall'altra li si immagina a lavorare nelle scuole o a casa fino a notte; è da tempo che diciamo che è già così, ecco perché vogliamo il rinnovo del contratto nazionale, per adeguare le norme alle nuove modalità di lavoro che il personale usa già per garantire la funzionalità delle scuole”.
In totale si sta parlando di 400/500 precari che si vanno ad aggiungere ai 5.000 che hanno incarichi annuali: “Come si può garantire un servizio di qualità in queste condizioni? Come possiamo avere personale motivato? Ricordiamo che l'organico complessivo della Toscana si aggira intorno alle 50.000 unità: la stabilizzazione di quei posti non è più rinviabile, lo dice la sentenza della Corte di Giustizia , lo proclama il Governo, lo dice il buon senso e la logica”, ha spiegato Rapezzi.
Per la Flc Cgil, devono essere superate le differenze di diritti e retribuzione tra personale stabile, precario annuale e precario temporaneo: esistono ancora differenze di trattamento sulla malattia e su una parte della retribuzione, che in parte sono state affrontate nell'ultimo contratto nazionale del 2006, ma che se non si riaprirà la contrattazione non potremo rinnovare.
I PRECARI DA ASSUMERE O RISARCIRE DOPO LA SENTENZA EUROPEA
“Siamo pronti come FLC CGIL Toscana a far ripartire le vertenze per la stabilizzazione in tutta la regione: riteniamo che il Governo debba dare una risposta alla sentenza della Corte di Giustizia europea, ma se non arriva ci stiamo organizzando per far ripartire i ricorsi. A tutti i precari diciamo: non scade niente per il ricorso, ma dobbiamo valutare la posizione di ciascuno per vedere se tutti possono fare il ricorso. Il ricorso lo potrà fare solo quel personale che ha certe caratteristiche che devono essere valutate attentamente: non ci sono scadenze immediate, invitiamo tutti a fare scelte opportune e a non cedere a pressioni su presunti limiti all'azione legale, proclamati da qualcuno. Le vertenze riguardano e potranno riguardare in Toscana tra le 5000 e le 7000 persone che potranno vantare la stabilizzazione del posto e un importante risarcimento danni”, ha fatto sapere Rapezzi.
IL PERSONALE ATA A RISCHIO
Infine, “l'articolo 28 della Legge Stabilità prevede un taglio di 2020 unità di personale ATA, corrispondenti a circa 100/150 posti per la Toscana: a giustificazione del taglio si cita la dematerializzazione delle procedure amministrative; la situazione denunciata ne evidenzia i limiti. Questa è una norma assolutamente da cambiare come quella che prevede la non nomina dei supplenti nelle segreteria e per i collaboratori scolastici. L'organico ATA è già striminzito e carente: avevamo già denunciato che mancavano 230 posti ancora di cui almeno 170 Collaboratori Scolastici, se dovesse agire la Legge di stabilità come gestiremo le scuole? Mettendo i docenti precari stabilizzati ad aprire e chiudere le scuole?”, ha chiesto Rapezzi.
Pertanto, Flc Cgil chiede al Governo di intervenire per risolvere i problemi urgentissimi di questi precari e delle scuole, la modifica della Legge di stabilità, l'apertura del tavolo sul rinnovo del contratto nazionale della Scuola e di tutti i comparti della Conoscenza, per risolvere e affrontare il tema salariale e le numerose problematiche legate all'organizzazione del lavoro