Nell'incontro del 7 ottobre il Governo ha ribadito l'intenzione a procedere sui temi del lavoro senza alcuna disponibilità al confronto con il Sindacato; ciò è reso ancor più evidente e grave dalla decisione di porre la questione di fiducia al Senato.
La CGIL riconferma il proprio giudizio negativo sull'insieme dei provvedimenti annunciati, ivi compreso il più netto dissenso rispetto a quanto il Governo intende fare in materia di art. 18 dello Statuto dei lavoratori, di demansionamento, oltre alla non cancellazione delle forme precarie di accesso al lavoro.
La CGIL ribadisce la necessità e l'urgenza di destinare maggiori risorse al finanziamento degli ammortizzatori sociali, per una loro effettiva estensione a tutti e non solo ai co.co.pro. La CGIL ha inoltre riaffermato la necessità di estendere agli incapienti ed ai pensionati gli 80 euro e di pervenire allo sblocco dei contratti per i dipendenti pubblici.
Da parte del GL'unica concreta novità emersa oggi è la fissazione di un nuovo incontro con il Presidente del Consiglio sui contenuti della Legge di Stabilità, previsto per il prossimo 27 ottobre.
Per queste ragioni, la CGIL riconferma la manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma, tappa fondamentale di un percorso di mobilitazione da sviluppare e rafforzare nel tempo.
A fronte dell'apposizione della fiducia da parte del Governo, è necessaria un'immediata, forte risposta dai luoghi di lavoro, attraverso ordini del giorno, fermate e scioperi aziendali con assemblee.
Materiale per la manifestazione