Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Roma, 12 dicembre - Il ministro Valditara ha annunciato con toni trionfalistici la pubblicazione dei nuovi bandi di concorso per i docenti. Per una manciata di posti verrà avviata la complessa macchina delle procedure concorsuali che l’amministrazione ha già dimostrato di non sapere gestire né governare. È noto, infatti, che ad oggi non sono ancora terminati i concorsi banditi nel 2023 e che le difficoltà di costituzione delle commissioni esaminatrici e i ritardi nell’espletamento delle prove orali lasciano migliaia di candidati in sospeso per mesi e le scuole in attesa di docenti stabili.
Tutto questo, paradossalmente, in presenza di elenchi infiniti di docenti che hanno superato precedenti selezioni concorsuali e che sono quindi in possesso di tutti i requisiti per essere meritatamente immessi in ruolo.
Si tratta di un inammissibile sperpero di denaro pubblico, con l'unico risultato di lasciare nel limbo della precarietà migliaia di idonei e produrne di nuovi senza prospettive di stabilizzazione perché pochissimi saranno i vincitori rispetto all’ondata di nuovi aspiranti docenti che sosterranno le prove. Per questo, la FLC CGIL ha ribadito più volte, inascoltata, la richiesta di sospendere l’emanazione dei nuovi bandi o di limitarla alle regioni e agli insegnamenti dove le graduatorie risultano esaurite. Ma il ministro ha dimostrato ancora una volta di ignorare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e, soprattutto, di non avere a cuore il buon funzionamento e la qualità del sistema scolastico.