Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera in oggetto, che fa seguito a quella pubblicata il 5 agosto 2022 e stigmatizza, tra l'altro, le conseguenze di un concorso mal gestito che ha ampiamente contribuito a determinare la grave situazione da noi denunciata il 1 settembre
Seconda Lettera aperta del Gruppo Docenti A012 (Italiano e storia) Toscana - concorso ordinario 2020-2022
Aggiornamento sulla gestione inqualificabile da parte dell’USR Toscana delle assunzioni e delle procedure concorsuali per il personale docente.
Come gruppo dei docenti respinti, abbiamo inviato all'Ufficio Scolastico Regionale, in data 14/8, una diffida stragiudiziale firmata da 49 candidati (circa due terzi dei respinti). La diffida elencava tutte le irregolarità che c'erano state nello svolgimento delle prove orali e richiedeva pertanto che venisse bloccata la pubblicazione delle graduatorie di merito e data la possibilità ai respinti di ripetere la prova con una diversa commissione.
Fuori da ogni criterio di serietà e professionalità che ci si aspetta da un ufficio pubblico, l’USR ha deciso di ignorare del tutto la nostra diffida non degnandosi di darci neanche una risposta negativa (fatto già grave di per sé), costringendoci così a proseguire con un ricorso al TAR a nostre spese.
L’USR ha inoltre deciso di concludere la procedura in maniera sbrigativa e precipitosa. Dato che le immissioni in ruolo devono essere fatte entro il 31/8 di ogni anno, l'USR Toscana si è ridotto a pubblicare una nota in data 29/8 per convocare gli insegnanti proprio per il giorno 31. Nessuna altra specifica: non un orario, non un luogo, preavviso praticamente nullo per una procedura che normalmente richiede settimane. Le disponibilità di posti nei vari istituti e nelle varie province sono state pubblicate nel tardo pomeriggio del 29, mentre le graduatorie, ad oggi 30 agosto, non sono ancora state pubblicate, e non è dato sapere se e quando saranno consultabili. Inutile dire che non ci sono minimamente i tempi tecnici per controllare e segnalare eventuali errori nei punteggi, men che meno i tempi necessari ai candidati per organizzare gli spostamenti e decidere del proprio futuro con serenità.
Ultimo, ma non per importanza: la disponibilità di posti per il ruolo, che all'inizio del concorso era stata fissata a 168, è stata portata a 243, mentre i candidati promossi nella nostra classe di concorso sono stati 198 su 274. Di questi, come è noto, una percentuale non indifferente non accetterà il ruolo (perché già di ruolo o già impiegata altrove ed interessata all’abilitazione o ad aumentare il punteggio in graduatoria), incrementando ulteriormente il numero di cattedre che rimarranno scoperte. Varie decine di posti verranno assegnati dalle graduatorie provinciali del precariato anche ai docenti che, come noi, sono stati respinti nell’ambito di questa procedura concorsuale gestita in modo inqualificabile dalla commissione d’esame e dall’Ufficio Scolastico.
Ci chiediamo: con quale legittimità si richiedono agli insegnanti serietà, professionalità, preparazione e dedizione impeccabili, imperniate sul rispetto dell’individuo e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali quando proprio chi gestisce la scuola opera con tutt’altro criterio d’azione? La selezione del personale docente è fondamentale per il futuro del Paese. Rivendichiamo per noi e per la Scuola un ruolo e una dignità che, per l’ennesima volta, sono stati completamente calpestati.