Dopo i drammatici anni della pandemia, che hanno dimostrato quanto sia importante il ruolo dello Stato nazionale e del suo sistema di Welfare, e nonostante la crescita esponenziale delle disuguaglianze sociali e territoriali, torna incredibilmente di attualità il tema dell’autonomia differenziata.
In questi giorni è circolata una bozza di legge quadro in materia di attuazione dell’art. 116 della Costituzione, che dovrebbe accelerare il processo di riconoscimento di ulteriori forme di autonomia alle Regioni e che è stato accolto con valutazioni positive anche dal Presidente della Regione Toscana, nell’incontro recentemente avvenuto a Firenze con la Ministra degli Affari Regionali.
La FLC Cgil Toscana ritiene invece che su un tema di così ampia rilevanza non si possa procedere senza prima aver promosso un ampio e serrato dibattito nel paese e in Parlamento, il quale, tra l’altro, dalla lettura delle bozze sarebbe relegato a un ruolo da comprimario, rispetto alle intese fra Stato e Regioni.
Sempre dalla lettura delle bozze inoltre emerge che fra le materie di possibile regionalizzazione si trovano anche l’istruzione e la scuola. Ribadiamo la nostra ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi in tal senso: la scuola deve rimanere esclusa da tali progetti e restare lo strumento per garantire su tutto il territorio nazionale uguali condizioni di emancipazione e cittadinanza.
Una delegazione della FLC Toscana parteciperà in data odierna al presidio organizzato a Roma dal Tavolo per il NO all’Autonomia Differenziata per richiedere lo stop a questo disegno di leggeFp>
FLC Cgil Toscana, 22/6/2022