La risposta della FLC CGIL, insieme a Cisl e Anp, all'emendamento che il Governo ha ritenuto di presentare sulla questione del concorso dei dirigenti scolastici
Firenze, 9 maggio 2014
DISCUSSIONE VII COMMISSIONE SENATO SU CONVERSIONE IN LEGGE DECRETO n. 58: GOVERNO PRESENTA EMENDAMENTO
Nelle scorse settimane, con grande fatica, le OO.SS. e i 135 fra DS e idonei che hanno subito le conseguenze del concorso parzialmente annullato, hanno provato a spiegare ai componenti della commissione stessa, i motivi della necessità di un provvedimento legislativo che intervenisse sulla sentenza del consiglio di stato.
In maniera unitaria sono stati presentati dalle OO.SS. testi di emendamenti che davano una risposta sia alle esigenze di garanzia del servizio pubblico, assicurando l’efficienza delle scuole, sia alle esigenze dei soggetti che, senza alcuna loro responsabilita’, sono stati colpiti dalla sentenza del CdS.
Dopo l’apparente interesse dichiarato dai senatori sulle proposte dei sindacati, il Governo ha presentato un emendamento che non può essere assolutamente condiviso, in quanto oltre a non rispondere in nessuna maniera alle problematiche esistenti indica una soluzione che getta la scuola in una situazione di assoluta precarietà gestionale nell’a.s. 2014/1015 col rischio che una parte degli attuali dirigenti scolastici, già vincitori di un concorso reso illegittimo per responsabilità che il Consiglio di Stato ha addebitato in modo inequivocabile all’Amministrazione, si trovi dopo tre anni a ricominciare a fare il docente soprannumerario in una scuola sicuramente diversa da quella che hanno lasciato.
Per questi motivi, nel rappresentare profonda delusione per la soluzione prospettata dall’emendamento presentato dal governo, comunichiamo la volontà di riunire immediatamente i 135 Idonei del Concorso per condividere le ulteriori azioni di mobilitazione, proseguendo anche con le iniziative legali già concordate.