Dopo aver bloccato la proroga dei contratti per i supplenti, il Ministero dell’Istruzione rinvia di un anno il rinnovo delle graduatorie di Istituto, penalizzando fortemente migliaia di docenti, educatori e ATA
Il Decreto della Ministra Azzolina ha indicato uno slittamento del rinnovo delle graduatorie di Istituto all'anno 2021. Noi non ci stiamo: la pandemia COVID-19 non può impedire il normale svolgimento delle procedure riguardanti il personale precario, che attende di aggiornare il punteggio o di essere inserito nelle graduatorie facendo valere titoli e specializzazioni - acquisiti con rilevanti sacrifici economici – per aumentare il proprio punteggio.
RINVIARE L’AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE D’ISTITUTO E’ UN GRAVE COLPO ALLA CATEGORIA!
In questa situazione è necessario sostituire l’aggiornamento cartaceo con la digitalizzazione delle domande che chiediamo da anni: questo solleverebbe le segreterie, già fortemente caricate di impegni, dalla revisione di centinaia di domande per il calcolo dei punteggi, semplificando le tabelle e usando software idonei.
Se in questi mesi di difficoltà è stato possibile per i docenti (molti dei quali precari storici, senza certezza di una continuità sulle classi) portare avanti il programma annuale disciplinare con la didattica a distanza, e per gli ATA svolgere il lavoro in smart working, un’analoga tecnologia può essere utilizzata per le operazioni di aggiornamento e di inserimento delle domande di terza fascia.
A settembre, infatti, la riapertura delle scuole sarà caratterizzata da un gran numero di cattedre scoperte che sono la somma dei vuoti dello scorso anno scolastico e dei nuovi pensionamenti. Inoltre, la giungla delle MAD si può prestare ad arbitrii nell’individuazione dei candidati se non si inseriscono una disciplina ed un sistema di controllo.
E’ necessario un cambio di rotta. Si rende indispensabile procedere all’avvio delle operazioni per il rinnovo delle graduatorie di terza fascia, alle assunzioni in ruolo dei precari con almeno 3 anni di servizio previa formazione abilitante.
Grande importanza assume un allargamento dell’organico di diritto per tutto il personale ATA che si trova ad affrontare un enorme carico di lavoro. Alcuni esempi:
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gli amministrativi, gravati da compiti sempre piu specialistici e richieste che non rientrano nelle loro competenze (PASSWEB);
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gli assistenti tecnici, incaricati del supporto alla didattica a distanza dei docenti;
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i collaboratori scolastici, in numero insufficiente alla custodia dei molti edifici scolastici.
La ministra Azzolina restituisca dignità all’istruzione garantendo il diritto, per gli studenti e per i precari, alla continuità didattica necessaria al consolidamento dell’apprendimento e una formazione coerente nel tempo.
Il confronto tra Ministero e sindacati, insieme al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, avrebbe sicuramente permesso di operare scelte più opportune e individuare soluzioni efficaci per l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021, permettendo l’assegnazione delle cattedre scoperte.
La FLC CGIL a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori precari attuerà una serie di iniziative di protesta su tutto il territorio regionale
CHIEDIAMO:
- La ripertura delle graduatorie già a giugno 2020 per permettere i nuovi inserimenti e l’aggiornamento del punteggio dei precari permettendo il cambio della provincia
- La trasformazione delle graduatorie di Istituto in graduatorie provinciali
- La stabilizzazione dei precari con 3 anni di servizio attraverso una procedura per titoli e servizi con formazione abilitante
- Il riconoscimento del servizio prestato sul sostegno come servizio svolto sulla materia
- La sospensione del vincolo quinquennale per i docenti immessi in ruolo nell’AS 2019/2020
- Una accelerazione sulla procedura concorsuale DSGA
- La stabilizzazione dei facenti funzione DSGA attraverso un concorso riservato