Comunicato congiunto CGIL Nazionale- Funzione Pubblica CGIL - FLC CGIL
Roma, 20 luglio - “Grave e intollerabile il non aver cancellato ancora la scelta del sindaco di Monfalcone che ha prodotto l’esclusione di oltre sessanta bambini stranieri da alcune scuole dell’infanzia”. A denunciarlo sono la Cgil nazionale e le categorie Fp e Flc nel chiedere “da parte dei ministri competenti un intervento chiaro e risolutivo sull’illegittimità del provvedimento”.
In una nota, infatti, il sindacato scrive di ritenere “gravissimo il fatto che non sia stata ancora rimossa, ad opera delle istituzioni responsabili, la decisione assunta dalla sindaca di Monfalcone e da due dirigenti scolastici che impedisce la frequenza della scuola dell’infanzia ai figli di lavoratori stranieri negli istituti ‘Giaicich’ e ‘Randaccio’”.
Per la Cgil e le sue due categorie, “oltre l’eventuale responsabilità penale su cui indagherà la Magistratura alla quale ci siamo rivolti, è al momento indispensabile sanare la ferita che quella decisione ha inferto alla Costituzione, alla comunità del territorio e alle persone coinvolte. Una vera ingiustizia che sfigura il profilo democratico e inclusivo del nostro paese e della scuola pubblica, oltre a colpire direttamente le bambine e i bambini, i loro genitori e la comunità di Monfalcone”.
Per queste ragioni, concludono Cgil, Fp e Flc, “rivendichiamo da parte dei ministri competenti in materia una disposizione che renda chiara e definitiva la natura illegittima del provvedimento del sindaco di Monfalcone, ribadendo in linea col dettato costituzionale il rispetto e l’impegno per i diritti dell’infanzia e per la funzione sociale della scuola pubblica”.