Mercoledì 25 febbraio a Guasticce, per la terza volta negli ultimo 8 anni, si è discusso sul salvataggio della scuola primaria. Ancora una volta un folto pubblico di mamme, babbi, nonni/e ha strenuamente difeso l’importanza della scuola pubblica come presidio sociale e luogo di aggregazione.
Avevamo ricevuto da più famiglie la richiesta di una nostra presenza come FLC CGIL, che abbiamo volentieri onorato. Sappiamo bene che la normativa prevede come minimo 15 iscritti per autorizzare la classe, ma i bambini/e e i loro spazi non sono carta né burocrazia.
Questa la sintesi del nostro intervento:
- nell’ottica di un dimensionamento che rispetti parametri medi di rapporto alunni classi, si deve tener conto, come più volte espresso anche dalla conferenza delle regioni che, nella media ci saranno classi molto numerose ed altre scarse per caratteristiche olistiche oppure sociali. A questo servono le medie statistiche.
- Sappiamo che il sistema informatico del MIUR è rigido e non consente di inserire dati che non rispettano i parametri (il minimo per una classe è 15, a Guasticce abbiamo solo 10 iscrizioni). Esiste però la possibilità di richieste anche cartacee che tengano conto di particolari situazioni non classificabili dalla legge.
- Tenere conto delle proiezioni demografiche che vedono la crescita della popolazione scolastica nei prossimi tre anni
- Rispalmare questi bambini/e che cosa provocherebbe nelle scuole vicine (Collesalvetti e Livorno)? ci sono spazi e parametri rispettati? Ci sono aule capienti che salvaguardino la sicurezza dei bambini/e?
- Non è che si possono mandare i figli/e dove fa più comodo all’amministrazione scolastica, ci sono esigenze familiari e di continuità di gruppo classe derivante dalla scuola dell’infanzia.
- Abbiamo suggerito a genitori ed amministrazione comunale (già ampiamente attiva e motivata) di cercare incontri con il Dirigente dell’AT della Provincia di Livorno, con il Dirigente dell’USR Toscana e se necessario, anche il MIUR.
- La proposta di legge detta “La buona scuola”, ma anche noi come FLC CGIL chiediamo da tempo che non ci sia differenza fra organico di diritto e organico di fatto.
- Attenzione che chiudere scuole oltre ai danni su esposti, fa perdere posti di lavoro sia di docenti che di ATA
- L’IC Minerva Benedettini ha iscritti che sfiorano i 700 e facilmente rischia di perdere l’autonomia (compreso il posto di dirigente scolastico e di direttore dei servizi ammnistrativi)
- Abbiamo invitato tutti ad attivarsi per far ritornare indietro sull’iscrizione alcune famiglie che si erano rivolte altrove, avendo appreso che la classe prima non si sarebbe fatta.
- Abbiamo chiesto di chiarire quali risparmi avrebbe potuto comportare per il Comune di Collesalvetti questa scelta. Pare che data l’esigenza del trasporto degli alunni, probabilmente la spesa sarebbe aumentata anziché diminuita.
- Lara Spesso, RSU espressa nelle liste CGIL, ha rassicurato dicendo che avrebbero preteso, come da contratto, l’informativa sulla richiesta di organici e classi. Avrebbe invitato il collegio dei docenti ad esprimersi su eventuali progetti che favorissero nuove forme di articolazioni di orario e organizzazione, affermando l’intenzione e la responsabilità dimostrata fino ad ora da tutti gli operatori scolastici.
- Alcuni genitori presenti hanno dichiarato di far parte del Consiglio d’Istituto ed hanno dichiarato il loro impegno per quanto di competenza.
L’intervento è stato molto apprezzato e tutta l’assemblea ha espresso determinazione e richiesto il mantenimento di un fronte compatto.