20 aprile 2020: assemblea sindacale per chiedere la stabilizzazione dei precari, l’apertura delle graduatorie d’istituto e tutele per la didattica a distanza
Con il decreto scuola approvato nei giorni scorsi la Ministra Azzolina ha consegnato la scuola nel caos; si disegna infatti per settembre uno scenario segnato dalla precarietà sia dei docenti, ma anche degli alunni e della didattica. La Ministra ha bloccato le graduatorie d’Istituto e ha rimandato i percorsi di reclutamento, con il risultato che all’avvio del prossimo anno scolastico mancheranno i docenti di ruolo e di conseguenza aumenteranno esponenzialmente i precari, tutto questo porta ad una didattica incostante, a tempi molto incerti delle lezioni e a problemi organizzativi delle scuole.
Per questo la FLC CGIL di Grosseto ha deciso di organizzare l’iniziativa #IORESTOACASA e MANIFESTO, un’assemblea sindacale interprovinciale con Grosseto, Lucca e Siena per parlare delle questioni legate all’ultimo decreto scuola; sono tre le parole d'ordine su cui si svilupperà il confronto: stabilità, continuità e accessibilità. Crediamo che sia necessario un processo di reclutamento di insegnanti di ruolo, che stabilizzi i precari che già lavorano nella scuola, così come è un dovere della politica avere una visione del sistema scolastico nazionale che garantisca la continuità didattica agli alunni e una qualità della loro formazione. Infine c’è il tema dell’accessibilità, quella alle graduatorie d’Istituto degli aspiranti insegnanti e dei precari e quella alla didattica a distanza per tutti i docenti e gli alunni.
La video-assemblea è in programma per lunedì 20 aprile e interverranno, oltre ai segretari della FLC di Grosseto, Lucca e Siena, anche Manuela Pascarella, responsabile del precariato e reclutamento docenti della FLC CGIL, e Pasquale Cuomo, Segretario regionale; sarà possibile seguire l’assemblea sulla piattaforma di Meet e in diretta Facebook sulla pagina della FLC CGIL Grosseto.
“Siamo in una fase fondamentale per il futuro della scuola italiana e la Ministra Azzolina ha deciso di portare avanti delle decisioni senza consultare in alcun modo i sindacati, calpestando i diritti dei lavoratori nonchè venendo meno agli accordi già presi – spiega Cristoforo Russo, Segretario della FLC CGIL di Grosseto –. Per noi la stabilizzazione è una battaglia ineluttabile, solo nella nostra provincia c’è un esercito di circa 1000 precari che garantisce il funzionamento di molte scuole senza però ricevere le adeguate garanzie contrattuali. Purtroppo in questo momento assistiamo sempre più spesso a questo tipo di squilibrio, lo Stato ci chiede sempre di più rispetto a quanto è in grado di darci; così come nel caso della didattica a distanza: i docenti si sono dovuti organizzare per avere la tecnologia necessaria per tenere le lezioni in teledidattica, ma il Ministero dice loro che non è in grado di aprire le graduatorie d’Istituto per problemi tecnici, così come procrastina i concorsi per la stabilizzazione a tempi abissali. Noi della FLC CGIL – continua Russo -chiediamo quindi la stabilizzazione dei precari con almeno 3 annualità di servizio attraverso un percorso che preveda un concorso per soli titoli ed un anno di formazione, questo deve riguardare i 24.000 posti già previsti nell’ultima finanziaria. Inoltre, visto che questo non è un numero sufficiente per rispondere alle esigenze della scuola, chiediamo che venga attivato un percorso abilitante senza selezione di ingresso che crei i futuri insegnanti di ruolo. Rivendichiamo inoltre, l’assoluta necessità di aprire le graduatorie d’Istituto di II° e III° fascia, che di norma vengono aggiornate ogni 3 anni e sono la base sulla quale vengono assegnate le supplenze. Non è ammissibile che il Ministero blocchi questo aggiornamento perché non è in grado di trovare una soluzione tecnologica in questa fase di emergenza Corona virus, perchè c’è in ballo il futuro lavorativo di migliaia di giovani laureati e precari, oltre che la qualità della didattica fornita ai nostri ragazzi. Bloccando questo aggiornamento da una parte viene negato l’accesso a chi vuole entrare nel mondo della scuola, dall’altra vengono resi vani tutti gli sforzi fatti dai precari per aumentare il proprio punteggio; non solo, la didattica viene consegnata ad un sistema senza regole. Infatti già nel 2019 queste graduatorie non sono state sufficienti per coprire tutte le supplenze disponibili e quindi le scuole sono state costrette a ricorrere alle MAD (Messa a disposizione), ovvero i curricula che gli aspiranti docenti inviano alle scuole, un sistema totalmente non normato e che aggrava di lavoro aggiuntivo le segreterie.
Infine c’è la delicata questione della didattica a distanza: se gli scenari più cupi saranno confermati, sarà lo strumento d’insegnamento anche per il prossimo anno, per questo chiediamo che venga valorizzato maggiormente il ruolo degli organi collegiali e garantita la libertà d’insegnamento.”