Polimoda si vanta pubblicamente dei suoi eccezionali risultati economici, anche a pandemia in corso, annunciando operazioni immobiliari milionarie nel prossimo futuro.
Peccato che non si occupi affatto della tutela di coloro che ogni giorno contribuiscono a realizzare quei risultati col loro lavoro.
Da oltre un anno ogni trattativa sindacale si è risolta in un tentativo da parte dell’Ente di ridurre i salari dei lavoratori: prima con l’indisponibilità a trattare i parametri del salario premiale, successivamente rifiutandosi di coprire per intero le perdite economiche causate dal ricorso agli ammortizzatori sociali in periodo di pandemia, a differenza delle aziende private fiorentine del settore.
Inoltre le relazioni tra direzione e i lavoratori si sono inasprite a tal punto che spesso prevalgono volontà ritorsive, tanto da creare un clima di lavoro insostenibile per gran parte dei dipendenti.
Persino adesso, nonostante i DPCM sollecitino l’utilizzo del lavoro agile, la Direzione lo sta negando a più riprese.
La FLC di Firenze ha avviato una interlocuzione con i soci pubblici di Polimoda, che ricordiamo essere una società partecipata: i Comuni di Prato, di Scandicci e di Firenze. Prato e Scandicci hanno risposto prontamente alle nostre sollecitazioni, Firenze ha invece convocato la Commissione di Controllo sulle Partecipate Pubbliche invitando, anziché i lavoratori che avevano chiesto l’intervento del Comune, la Direzione di Polimoda. Vista l’indisponibilità della Commissione Controllo a relazionarsi con i lavoratori e il sindacato abbiamo chiesto anche l’intervento della Commissione Lavoro del Comune di Firenze, per poter portare all’Amministrazione anche le ragioni dei dipendenti di Polimoda, ma siamo ancora in attesa di una convocazione.
Per questo motivo, alla luce di una gestione sempre più conflittuale del personale, dopo numerosi tentativi di chiudere la vertenza, all’ennesimo rifiuto di giungere a un accordo, abbiamo ritenuto non più tollerabili quelle che si sono manifestate come delle vere e proprie provocazioni.
Videoconferenza mercoledì 18 alle ore 11,00 su WEBEX