La FLC-CGIL di Ateneo organizza la partecipazione in pullman da Firenze alla manifestazione di sabato 12 ottobre a Roma per l'attuazione della Costituzione.
Per prenotare un posto per venire a Roma con le lavoratrici e i lavoratori dell'Università di Firenze, scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonate a *055-2756.699* o *349-8482393*.
Sabato 12 Ottobre 2013, Manifestazione nazionale a Roma, Inizio alle 14 in Piazza Repubblica Corteo fino a Piazza del Popolo
*PARTENZA Ore 8:30 da OBIHall (Lungarno Aldo Moro)
*RITORNO Partenza da Roma intorno alle 18.30 e arrivo a Firenze previsto per le ore 22.30 circa
(Costituzione_La_via_maestra.pdf)
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La FLC CGIL nazionale aderisce all'appello
e alla manifestazione del 12 ottobre a Roma.
La nostra *Costituzione* è ispirata a un'idea di *società fondata
sull'uguaglianza e sulla democrazia*.
Il *lavoro*, la *pace*, la *dignità delle persone*, la *giustizia sociale*,
la *legalità*, la *sostenibilità ambientale*, il *rispetto dei diritti
umani e civili* e la *solidarietà* sono i pilastri dell'inclusività e della
coesione.
Qualcuno, invece, vuole imporre l'idea che la Costituzione sia superata,
che i diritti individuali e collettivi siano un freno allo sviluppo
economico; che le disuguaglianze, che nel nostro Paese crescono, siano un
prezzo da pagare all'economia globalizzata e all'Europa dell'austerità; che
l'individualismo sia la naturale evoluzione della società consumistica.
Tutto questo non ha fondamento, ma è presentato come il "pensiero unico"
che incontra nella Costituzione l'ostacolo a diventare dominante. La nostra
*Costituzione* può essere la *stella polare* per cambiare il modello di
sviluppo rovesciando l'ordine dei fattori: lavoro, benessere, democrazia,
sostenibilità sociale e ambientale sono le condizioni per uscire dalla
crisi. Cambiare l'impalcatura costituzionale significa togliere all'Italia
gli anticorpi ad avventure istituzionali autoritarie e antidemocratiche e
al potere di oligarchie e potentati. Questo disegno va respinto.
Nei principi e nei valori costituzionale la *conoscenza* ha una *funzione
strategica* per garantire mobilità sociale e moderni diritti di
cittadinanza. Il diritto al sapere è fondamentale per esercitare
un'effettiva libertà e quindi per*mantenere la democrazia*. Anche questo,
negli ultimi anni, si è tentato di negare. Attraverso la privatizzazione
della scuola, dell'università e della ricerca in ossequio all'ideologia
liberista e a una malintesa meritocrazia, dove merito equivale a
censo. I *tagli
pesantissimi* e le *controriforme* hanno peggiorato la qualità formativa, *
indebolito*ulteriormente il *diritto allo studio*, allontanato tanti
giovani dall'istruzione. È stato anche *umiliato e irriso il lavoro*nella
conoscenza, per giustificare i tagli agli organici e l'aumento del
precariato, e impoverito con il blocco del contratto nazionale. La laicità
della scuola e la libertà di insegnamento hanno subito anch'essi pesanti
attacchi dal sapore fortemente ideologico e retrivo.
Per *riconsegnare* una *funzione strategica* ai *comparti della conoscenza*,
come è utile e necessario in una società moderna e democratica, abbiamo
bisogno di questa Costituzione.
*Le necessarie riforme* della seconda parte della Costituzione *devono
essere* il *frutto* di un *grande dibattito pubblico* e di una *consapevole
partecipazione dei cittadini*. Deve essere un processo complesso e
autorevole, che non può essere condizionato da contingenti esigenze di
questo o quel gruppo, tantomeno da ricatti di qualunque natura. L'attuale *
proposta* di *modifica dell'art. 138* nasce *fuori dai requisiti minimi* e
in un *clima politico condizionato* dalle vicende personali del capo di una
forza di maggioranza, un condannato in via definitiva che attacca
quotidianamente la magistratura, e il principio della divisione dei poteri
e il principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge,
entrambi fondamentali nelle moderne democrazie.
C'è bisogno quindi di un impegno civile da parte di tutti per rispondere
con una democrazia più avanzata alla disperazione sociale che imperversa
nel Paese.
*20/09/2013 - Tratto da:
http://www.flcgil.it/attualita/costituzione-la-via-maestra.flc*
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*12 ottobre 2013 in piazza a Roma*
P*er difendere la Costituzione sotto attacco*
*Perché sia VERAMENTE attuata*
Una maggioranza parlamentare che maggioranza reale non è, perché costituita
da forze politiche che hanno raccolto meno della metà dei consensi
dell'intero elettorato, e si sono presentate agli elettori in schieramenti
contrapposti,vuole manomettere la Costituzione con il progetto di riforma
che è elemento cardine del programma del governo "delle larghe intese",
iniziando proprio dall'articolo 138 che ha la funzione di proteggerla.
Il parlamento italiano attuale è il più inadatto alla delicata funzione di
correggere anche solo limitati passi della carta costituzionale, ma sono
ben 60 gli articoli che si vogliono cambiare! Una maggioranza composta -
sulla base della legge elettorale "porcellum" sotto giudizio di
incostituzionalità - da membri non scelti dagli elettori ma nominati dai
partiti, pretende di trasformare l'assetto dello stato conferendo maggiori
poteri alle istituzioni a carattere esecutivo (Presidenza del Consiglio,
Presidenza della Repubblica), sottraendole al potere di controllo del
parlamento.
*Ridurre la sovranità popolare e gli spazi di democrazia corrisponde alle
richieste dei poteri forti dell'economia e della finanza internazionale* che,
come dichiara il memorandum della banca J.P.Morgan del maggio di
quest'anno, non amano affatto le costituzioni e in generale le regole
democratiche, ma sono in grado di imporre ai governi precise scelte in
materia fiscale e finanziaria (fiscal compact, pareggio di bilancio)
fortemente lesive degli interessi dei cittadini, dei lavoratori, delle
comunità.
*Ma l'attacco alla Costituzione e ai suoi valori fondativi non è soltanto
cosa dell'oggi, non passa soltanto dalla deroga all'articolo 138 e
dall'introdurre il premierato forte o il presidenzialismo - peraltro già in
atto in forma strisciante - viene portato avanti da decenni e si basa
soprattutto sulla sua mancata attuazione. *Così i diritti dei lavoratori,
conquistati con fatica nel corso del ‘900, sono andati assottigliandosi e
oggi anche le libertà sindacali vanno difese coi denti; così i servizi
sanitari e la scuola hanno perso la loro elevata qualità in seguito alle
politiche depressive e ai forti tagli; così si viaggia a gonfie vele verso
la privatizzazione dei beni comuni, così l'Italia ha partecipato e
partecipa ad azioni belliche mascherandone la vera natura con equilibrismi
linguistici.
Mobilitarsi per la difesa della Costituzione vuol dire innanzitutto
promuovere un'idea di società divergente da quella di coloro che hanno
operato finora tacitamente per svuotarla e ora operano per manometterla
formalmente. È un impegno culturale e politico che fonda le sue basi sulla
corretta informazione dei cittadini affinché si riuniscano quante più forze
è possibile raggiungere e mobilitare. Non è la difesa d'un passato che non
può ritornare, ma un programma per un futuro da costruire in Italia e in
Europa.
Organizziamo la mobilitazione del 12 ottobre nelle nostre città.
*Comitato fiorentino per "Costituzione, la via maestra" *
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Il *sito ufficiale* della manifestazione:
http://www.costituzioneviamaestra.it/