Il giorno 8 maggio si è tenuto il previsto incontro tra segreteria CGIL (presente Nicola Nicolosi) ed Flc (dipartimenti politiche retributive e vertenziali, politiche previdenziali e università) al fine di condividere con la CGIL il prosieguo della vertenza sulla trattenuta del 2,50% dopo che le confederazioni CGIL, CISL e UIL avevano convenuto, in accordo con le rispettive categorie, di chiedere un incontro al governo al fine di rivedere l'accordo quadro nazionale Aran−OO.SS. del 29.07.1999 (accordo poi recepito dal dpcm del 20.12.1999 che ha introdotto la trattenuta del 2,50%).
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che, nonostante gli impegni assunti da CISL e UIL nella riunione dello scorso 15 aprile a favore di un'iniziativa condivisa nei confronti del governo per risolvere il problema della trattenuta sul piano politico-sindacale, a livello territoriale sono proseguite numerose le azioni legali portate avanti dalle categorie del pubblico impiego organizzate dalle altre confederazioni.
Tale comportamento sta determinando molti problemi di tenuta dei nostri iscritti che lamentano di non ricevere tutela al pari dei lavoratori aderenti alle altre confederazioni sindacali nonostante le nostre strutture siano state messe nelle condizioni di fornire agli iscritti un primo strumento di tutela quale quello della lettera interruttiva dei termini di prescrizione del diritto.
Di fronte a questi fatti il segretario della CGIL ha assunto l’impegno (nel frattempo già assolto) di sollecitare immediatamente CISL e UIL a richiedere un incontro urgente al governo in cui poter rappresentare le legittime e giustificate richieste dei lavoratori e per poter individuare una soluzione politica che sia capace di risolvere il problema della trattenuta evitando il massiccio ricorso ai tribunali da parte dei lavoratori.
Da parte della FLC è stato affermato che, in ragione dell’impegno assunto dalla confederazione, in questa fase la propria iniziativa si caratterizzerà, come fatto finora, nel fornire ai propri iscritti la tutela legale finalizzata a preservare i diritti degli interessati rispetto alla prescrizione dei termini. Successivamente, alla luce dell’esito dell’iniziativa unitaria di CGIL CISL e UIL, saranno valutate le modalità di prosecuzione della vertenza anche sul piano legale.
Si coglie l'occasione per precisare che la lettera interruttiva dei termini di prescrizione è sufficiente nell'immediato per mettere in sicurezza i diritti dei lavoratori.