La CGIL proclama per mercoledì 14 novembre uno sciopero generale di 4 ore (per i dipendenti universitari e per tutti i lavoratori della provincia di Firenze, per l'intera giornata), in concomitanza con la giornata di mobilitazione europea indetta dalla CES, Confederazione europea dei sindacati, dal titolo: "Per il lavoro e la solidarietà contro l'austerità".
La CGIL prosegue la sua mobilitazione, questa volta al fianco dei sindacati europei in un'operazione coordinata che non ha precedenti. Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Cipro, Malta, Slovenia e Repubblica Ceka manifesteranno contro le politiche recessive neoliberiste e di austerità che stanno trascinando il continente nella stagnazione economica e nella recessione. I tagli ai salari e alle protezioni sociali aggravano disuguaglianze e ingiustizia sociale; 25 milioni di europei sono senza lavoro e in alcuni paesi il tasso di disoccupazione giovanile supera il 50%.
Questo sciopero europeo ha un'importanza storica perché, per la prima volta, lavoratori e cittadini, insieme ai sindacati di tutta Europa, esprimeranno con un'iniziativa di lotta sindacale coordinata la loro protesta contro le politiche liberiste e di austerità di organismi - quali l'FMI - che da anni si coordinano a livello sovranazionale, con le drammatiche conseguenze elencate sopra.
Questa manifestazione intende quindi protestare contro le politiche comunitarie europee e quelle nazionali, a partire dalla legge di stabilità varata dal governo Monti. Dopo aver cercato invano di costruire una giornata di mobilitazione unitaria anche con CISL e UIL, la CGIL dichiara lo sciopero generale secondo il mandato ricevuto dall'ultimo Comitato Direttivo.
E' necessario un cambio di rotta. La CGIL insieme alla CES chiede un patto sociale per l'Europa, con un "vero dialogo sociale", una politica economica che stimoli un'occupazione di qualità, un'ambiziosa politica industriale europea orientata verso un'economia verde. Tra le rivendicazioni anche l'effettivaapplicazione di una tassa sulle transizioni finanziarie per combattere la speculazione e agevolare politiche di investimento, la lotta all'evasione e la frode fiscale, il rispetto per la contrattazione collettiva e il rispetto dei diritti sociali e sindacali fondamentali.