In allegato il documento "Verso la primavera dell'università ", un contributo alla discussione dell’Assemblea generale di Ateneo di tutto il personale e degli studenti dell’Università degli Studi di Firenze, indetta dal Rettore Prof. Luigi Dei che si è tenuta il 29 febbraio 2016, per discutere il futuro dell'Università e della Ricerca. Di seguito l'intervento di John Gilbert, Segretario FLC-CGIL Università di Firenze.
"Prima di tutto vorrei ringraziare il Rettore per aver convocata questa Assemblea di Ateneo per discutere delle criticità e del futuro dell’Università e della Ricerca pubblica in questo paese.
Questa Assemblea dovrebbe esser un primo passo verso una mobilitazione generale, “una nuova Primavera dell’Università” proposta dalla Conferenza dei Rettori con una giornata nazionale in data 21 marzo, per far “cambiare rotta” da parte del Governo.
L’iniziativa è sicuramente da apprezzare e da condividere. Noi altri negli Atenei, che non abbiamo mai smesso di lottare per salvare l’Università in questi anni con scioperi (8 dal 2008 se non mi sbaglio), assemblee, dibattiti, manifestazioni, presidi, dobbiamo prendere atto di ciò che sembra il nuovo protagonismo della CRUI. Bene. Era ora.
Ma viene spontaneo la domanda: ma perchè solo adesso?
Ormai da un decennio e anche di più l’Università e Ricerca pubblica sono sotto attacco da parte di tutti i vari Governi. E oggi è tutto il sistema universitario pubblico che è in grave crisi e anche vicino al collasso in alcune Regioni.
Quindi è certamente da stigmatizzare l’assenza deprecabile della CRUI - quando non si trattava di una vera complicità colpevole - di fronte alle riforme devastanti e alle politiche di destrutturazione e de-finanziamento dell’Università negli ultimi anni.
Insomma il pregresso non è molto promettente. Tuttavia in passato ci sono stati anche dei singoli Rettori che avevano preso delle posizioni coraggiose. Penso all’ex Rettore de L’Aquila ed altri, ma anche al nostro precedente Rettore Alberto Tesi, quando, durante la lotta alla controriforma Gelmini, aveva sospeso l’attività didattica in Ateneo per permettere a tutta la nostra comunità di partecipare ad un’Assemblea di Ateneo qui nell’Aula magna indetta dai sindacati e dal movimento, ed è stato anche attaccato duramente e pubblicamente dalla Ministra Gelmini, se vi ricordate.
Forse in questa fase, con nuovi Rettori in CRUI, incluso il nostro Luigi Dei, davanti a questa crisi devastante dell’alta formazione e della ricerca pubblica, i Rettori della CRUI hanno finalmente trovato un sussulto di dignità. Speriamo di sì, anche senza farci troppe illusioni.
Sappiamo bene che la CRUI rappresenta anche la controparte di noi che lavoriamo negli Atenei - in quanto associazione privata composta dai nostri datori di lavoro - ma ciò nonostante in questa fase si può anche condividere alcune battaglie in comune, in particolare nei confronti della nostra vera e tremenda controparte: in primo luogo il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e in seconda istanza il MIUR.
In questa fase, mantenendo sempre la nostra autonomia, si può e si deve fare un pezzo di strada insieme con la CRUI, però portando i nostri contributi, appropriandoci noi della loro iniziativa e caratterizzando “la nuova Primavera dell’Università” con i nostri contenuti e le nostre parole di ordine.
Penso sia possibile a Firenze anche perchè c’è una grande stima e fiducia in Ateneo nei confronti di Luigi Dei, un Rettore che rappresenta un passo in avanti a livello nazionale, che crede nell’unità della nostra comunità, come dimostrata bene anche nel suo bello e condivisibile discorso di apertura a questa Assemblea, e che crede nell’esigenza di lanciare una forte mobilitazione, ognuno con il proprio ruolo e autonomia, ma in sinergia per riprendere la nostra dignità e per salvare l’Università pubblica.
In questo senso mercoledì scorso varie realtà della nostra comunità si sono incontrate per formare un Coordinamento di Ateneo per l’Università e la Ricerca Pubblica, un coordinamento aperto a tutti e per composto dall’Associazione dei Ricercatori a Tempo Determinato, dal Comitato degli iscritti e del Forum docenti della FLC-CGIL, dal Coordinamento Docenti Unifi, dal Coordinamento Lavoratori in Appalto, dal Coordinamento Ricercatrici e Ricercatori Non Strutturati, dalla Rete29aprile, dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU), dagli studenti di Sinistra Universitaria – UDU, e dagli Studenti di Sinistra, e dall’UIL-RUA.
Il Coordinamento rappresenta diverse realtà con diverse sensibilità, ed è giusto che sia così, ma siamo riusciti a produrre un Documento comune che abbiamo inviato a tutti in Ateneo venerdì scorso e che abbiamo distribuito qui stamattina in Assemblea, un documento che vorremmo mettere a disposizione dell’Assemblea come possibile base per un testo da approvare stamattina da tutti i partecipanti di questa Assemblea e da poi inviare in tutti gli Atenei per dare forza alla mobilitazione che deve crescere nelle prossime settimane.
Il documento parte con quelle che consideriamo le priorità in assoluto, ovvero il ripristino dei finanziamenti ai F.F.O. di tutti gli Atenei pubblici, per poter garantire il Diritto allo Studio dei nostri studenti, un diritto effettivamente azzerato negli ultimi anni, finanziamenti per invertire il declino della nostra didattica e dell’offerta formativa, finanziamenti per rilanciare la Ricerca come chiave anche per uscire dalla morsa di questa crisi economica senza fine, seguendo l’esempio di tutti gli altri paese industrializzati, finanziamenti per poter assumere le migliaia e migliaia dei nostri precari tecnici, amministrativi, ricercatori e della didattica.
Il documento respinge ogni pretesa corporativa ma non può non illustrare le varie sofferenze e rivendicazioni di tutte le realtà della nostra comunità, e, guardate, non sono banali, sono sofferenze che non possono essere ricondotte semplicemente ad una normale vertenza sindacale.
Non starò ad entrare in modo specifico delle varie vertenze; avete il documento e potete leggerlo voi, ma stiamo parlando di forte criticità che riguardano i ricercatori non strutturati, attualmente in uno “sciopero alla rovescia”, i ricercatori a tempo determinato Gelmini, in particolare di tipo A, i 300-350 lavoratori in appalto nel nostro Ateneo, i precari tecnici-amministrativi e anche quelli stabili senza rinnovo del Contratto nazionale di lavoro da 7 anni e con gli stipendi ancora bloccati effettivamente da allora, i problemi previdenziali dei lettori/CEL di madrelingua, ma anche la questione stipendiale dei docenti che penalizza fortemente soprattutto quegli ultimi entrati in ruolo in tardi età dopo anni di precariato e senza vere prospettive pensionistiche. Sono problemi serissimi che non potranno mai essere risolti senza una inversione di rotta e un rifinanziamento dell’Università e in ogni caso non possono essere scaricati sui singoli bilanci degli Atenei – ci vogliono finanziamenti aggiuntivi e subito: le risorse ci sono, e come, bisogna solo trovare la volontà politica.
Per creare le condizioni politiche necessarie per ottenere questa inversione di rotta, la mobilitazione della Primavera Università deve portare nelle prossime settimane ad uno Sciopero generale in tutti gli Atenei con la massima partecipazione e il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità accademica.
Quindi vi chiedo di prendere in considerazione l’approvazione come Assemblea della proposta di documento messo a disposizione da parte del Coordinamento di Ateneo, con le modifiche ed integrazioni che l’Assemblea riterrà opportune. Se il tempo diventa poco e la discussione macchinosa, l’Assemblea potrebbe dare mandato ad una Commissione rappresentativa scelta far i partecipanti di stamattina di ristendere il testo accogliendo ed integrando il senso delle proposte che emergono dalla discussione.
Oggi è un primo passo…
Andiamo avanti così come comunità intera, uniti si può vincere!
Che la nuova mobilitazione primaverile parta da Firenze!"
John Gilbert