Un grande lutto per la FLC, per i compagni, per i lavoratori e le lavoratrici dell’Università
Elio Rucci ci ha lasciati. È morto ieri sera nella sua Bari, lasciando in tutti i compagni e le compagne che lo hanno conosciuto uno strazio profondo.
Elio, probabilmente più di chiunque altro, ha rappresentato e rappresenta la CGIL nell’Università.
L’impegno nel sindacato ha percorso tutta la sua vita, dall’attività al Politecnico di Bari, a quella a Roma, nella struttura nazionale.
Nel 1991 Elio era stato eletto nella segreteria nazionale dell’allora Sindacato Nazionale Università CGIL e da quel momento è sempre stato, in tutte le trasformazioni che il sindacato Università CGIL ha attraversato, una presenza insostituibile.
Una passione vera, che non l’ha mai lasciato, neanche gli ultimi giorni, per la tutela dei lavoratori, per renderli consapevoli e informati dei loro diritti. Questa dell’informazione, del conoscere, è sempre stata una costante di Elio. Forse i più anziani si ricorderanno di “Fax Notizie”, un notiziario che ha rappresentato l’informazione più puntuale e corretta dell’attività sindacale universitaria degli anni 90.
Ma soprattutto la contrattazione era la sua vera passione, da quella territoriale a quella nazionale non ha mai fatto venire meno il suo contributo.
In accordo con tutti e con tutte, stimato da tutti e da tutte, ma testardo nelle sue convinzioni. Bisognava davvero avere argomenti più che solidi per fargli cambiare idea, e se la cambiava allora voleva proprio dire che avevi ragione. Il pensiero di Elio, le sue convinzioni sono sempre state una garanzia per tutti quelli che hanno lavorato con lui in questi lunghi anni. Ha continuato, anche dopo essere andato in pensione, a venire a Roma, a dare il suo contributo. Gli ultimi anni li ha spesi cercando di dare a tutte e a tutti i compagni una solida formazione sindacale. Difficile non ricordare i suoi seminari, come si costruisce il fondo per il salario accessorio, i diritti delle RSU e dei lavoratori, la legislazione sempre in continuo cambiamento. Per molti era un mistero come facesse a ricordare tutta la normativa, ma soprattutto ad interpretare al meglio la norma per tutelare gli interessi del lavoro messi così duramente in discussione in questi ultimi anni.
In questo momento così triste siamo vicini con tanto affetto a Natalina, ai figli e ai nipoti.
Se ne va un uomo buono, un compagno sincero, un amico fraterno. Ciao Elio