In considerazione dei provvedimenti del Governo Renzi-Alfano relativi alle normative che regolano il diritto di lavoro, quali:
- l'intervento che incentiva il ricorso ai contratti a tempo determinato da parte delle aziende senza una motivazione specifica, che prima era necessaria, per una durata estesa fino a 36 mesi e con possibilità di essere rinnovati o meno fino a cinque voltein quell'arco temporale, senza causa;
- la volontà di cancellare definitivamente l'Art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e quindi di eliminare ogni garanzia contro la possibilità di licenziamenti illegittimi;
- la determinazione di estendere ulteriormente il blocco dei contratti nazionali dei lavoratori del Pubblico impiego;
- la defiscalizzazione di 80 € per alcuni lavoratori o la proposta di mettere in busta paga il TFR che, a fronte di un indebolimento contrattuale dei lavoratori, comportano semplicemente una traslazione di quegli importi a favore delle imprese e sostituiscono gli aumenti contrattuali, con l'aggravante per il TFR di ridurre la copertura previdenziale, già gravemente compromessa dalle disastrose riforme pensionistiche e del mercato del lavoro;
- in considerazione altresì della volontà palese anche di questo Governo di non attenersi ai processi democratici, a cominciare dall'attacco ai corpi intermedi di rappresentanza di valenza costituzionale, come il sindacato;
le lavoratrici e i lavoratori dell'Ateneo fiorentino, riuniti in Assemblea Generale, chiedono alla FLC-CGIL e a tutta la CGIL Confederale di impegnarsi in una nuova stagione di lotte per la realizzazione di un'altra politica economica, abbandonando finalmente quelle politiche recessive di austerità che non permettono di uscire da questa crisi, ma anzi la alimentano e la aggravano.
Infine l’Assemblea Generale di Ateneo riconosce nella manifestazione nazionale del 25 ottobre indetta dalla CGIL, e in quella unitaria dell’8 novembre di tutto il pubblico impiego due scadenze fondamentali , alle quali sollecita la massima partecipazione, che rappresentano i primi passi nella preparazione dello Sciopero generale e generalizzato necessario per avviare un nuovo protagonismo del mondo del lavoro, pubblico e privato, strutturato e precario, che permetta di riconquistare diritti e giustizia sociale.
Firenze, 16 ottobre 2014