I lavoratori dell’Ateneo fiorentino riuniti in assemblea il giorno 19 febbraio 2018, in merito alla decisione dell’Amministrazione di ridurre le ore di permessi orari a recupero da 72 a 36 fanno presente quanto segue:
L’ammontare delle ore previste per questo tipo di permessi era stato fissato in 72 ore sulla base di vecchi accordi tra OO.SS. e Amministrazione.
Nel 2009 è intervenuto il rinnovo del contratto che ha stabilito in 36 ore il monte disponibile per i “permessi brevi”.
L’Amministrazione dell’epoca ha però continuato ad applicare le 72 ore in forza del rispetto degli accordi presi e nell’ottica di non penalizzare i lavoratori, visto che i permessi sono recuperati interamente dal lavoratore e per l’amministrazione non c’è nessuna perdita.
L’ultimo rinnovo di contratto, del 2018, ribadisce che i permessi orari a recupero sono pari a 36 ore annue e l’Amministrazione ha deciso unilateralmente di ridurre le ore disponibili da 72 a 36 annue.
L’Amministrazione, a giustificazione di questa scelta, chiama in causa le norme e, in nome di queste, interviene su una consuetudine che permetteva ai lavoratori di vivere l’orario di lavoro in maniera da poterlo conciliare con le varie esigenze che possono verificarsi nella vita di ciascuno.
Si fa tanto parlare di conciliazione vita lavoro, di benessere organizzativo, di motivazione del personale e via di questo passo ma, quando si tratta di venire veramente incontro alle esigenze dei lavoratori, le azioni sono queste.
I lavoratori ritengono questo comportamento inaccettabile e chiedono alla RSU di farsi portatrice del loro scontento e di pretendere dall’amministrazione il rispetto degli accordi sottoscritti e mantenere le 72 ore come accaduto fino ad oggi.
Approvato dall'assemblea ad eccezione di 1 voto contrario
Firenze, 19 febbraio 2019