Chiediamo un piano pluriennale di 16 miliardi per la scuola e percorsi strutturati di abilitazione
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queste sono settimane decisive per il futuro del nostro settore, la Ministra Azzolina infatti sta mettendo in dubbio importanti questioni condivise tra MIUR e Sindacati, è quindi fondamentale far sentire la nostra voce e ricordare che gli impegni presi vanno rispettati.
Un anno fa è iniziato un percorso faticoso che ha portato alla firma dell'accordo tra Sindacati e MIUR in cui abbiamo raggiunto importanti obiettivi come la stabilizzazione di 50mila precari, la programmazione del PAS come strumento per l'abilitazione e il concorso straordinario.
Oggi la Ministra non vuole rispettare quell'accordo, ma la scuola e i suoi lavoratori non possono più aspettare!
Lo sciopero del 6 marzo mette al centro le questioni che riguardano i precari, il reclutamento e le abilitazioni, è giunto il momento di scendere in piazza e di dimostrare a tutti che la scuola si sorregge sulle spalle dei precari e che ha bisogno di investimenti e di programmazione. Per questo chiediamo le giuste regole per i concorsi 2020 per la stabilizzazione, percorsi di abilitazione strutturati nel tempo e un investimento di 16 miliardi in più anni - il punto di Pil che ci separa dall’Europa - per dire basta al lavoro precario, per superare il divario tra organico di diritto e situazioni di fatto, per aumentare il tempo scuola, per rinnovare il contratto con aumenti a tre cifre che vadano ben oltre i 100 euro mensili.
Se il Governo continuerà a non darci risposte concrete non ci fermeremo con questo sciopero, ma la mobilitazione proseguirà fino a quando le nostre rivendicazioni non saranno ascoltate.
La FLC CGIL c'è, come è stata protagonista nella trattativa con il MIUR ora è in prima linea nella lotta e supporta tutti i lavoratori in questa protesta, abbiamo organizzato un autobus per Roma il 6 marzo, partecipa anche tu, più siamo più è forte la nostra lotta.