Nessuno ne parla: facciamolo noi!
La sperimentazione della filiera tecnologico professionale (ossia, l'adozione del cosiddetto "modello 4+2" per gli istituti tecnici e professionali) frettolosamente promossa dal Ministro Valditara impedisce l'apertura del dibattito pubblico che un intervento così profondo richiederebbe e, non a caso, il CSPI ha già espresso opinione contraria.
Per favorire una maggiore consapevolezza di cosa si prospetterebbe se il disegno di legge andasse in porto e, in particolare, per sensibilizzare coloro i quali potrebbero essere chiamati a votare l'adesione alla sperimentazione del proprio istituto in collegio docenti, abbiamo realizzato alcuni video che riepilogano le caratteristiche della riforma e le criticità di questa precoce sperimentazione.
Come FLC CGIL Toscana intendiamo vigilare sugli esiti di una sperimentazione e di un DDL che, con la posticcia motivazione della lotta alla dispersione scolastica, riducono il tempo scuola, abbassano la qualità degli apprendimenti e aprono le porte all’inserimento dei privati e promuovere iniziative pubbliche che diffondano un'adeguata conoscenza dei rischi e delle criticità che tutto ciò comporta.
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In tale ottica, facciamo nostro e diffondiamo l'appello nato dalle RSU Cgil dell'IIS Leonardo da Vinci di Firenze contro la sperimentazione in oggetto, invitando tutto il personale scolastico a sottoscriverlo compilando il modulo in fondo.
Appello contro la sperimentazione della riforma Valditara della filiera degli istituti tecnici e professionali
La riforma Valditara della Secondaria di Secondo grado, attraverso la Filiera tecnologica e professionale, è una proposta dannosa per le studentesse e per gli studenti del nostro paese: impoverisce la preparazione con 4 anni al posto di 5, rende rigidi e precocemente canalizzati sia il percorso sia lo sbocco degli studi.
Attualmente gli allievi possono tranquillamente scegliere, dopo il diploma di maturità ottenuto con i 5 anni di superiori, di cimentarsi con il lavoro (la scuola superiore tecnica è già di per se sufficiente a formare professionalmente in modo adeguato) oppure iscriversi a un percorso universitario o a un percorso presso un Its Academy.
Noi lavoratrici e lavoratori della scuola ci opponiamo a questa riforma che fa retrocedere l’istruzione Tecnica e Professionale ai tempi dell’avviamento al lavoro e che elegge l’azienda a cardine dell’attività scolastica, rendendo la scuola ad essa subalterna.
Nel ribadire il valore di una crescita, orientata sì al lavoro, ma che garantisca ampie scelte di libertà ai nostri allievi, assicurata dall’attuale assetto delle scuole tecniche e professionali, ci opporremo nelle sedi di decisione democratica delle nostre scuole. Nei Collegi Docenti e nei Consigli d’Istituto affermeremo l’azione di difesa con mozioni contrarie alla sperimentazione qualora questi organismi venissero convocati per deliberare.
NB: se non vedi ancora la tua firma visualizzata nell'elenco di seguito, prova ad attendere alcuni minuti e aggiornare la pagina web.